L’asino è uno tra gli animali maggiormente impiegati nella pet therapy: ecco in che modo questo quadrupede favorisce il benessere degli esseri umani.
Gli animali sono in grado di migliorare l’umore degli esseri umani, arricchendo le loro giornate con momenti di gioia e spensieratezza. Sono diverse le specie animali, da cani, a cavalli, a gatti, predilette nella pet therapy. Tra quelli meno noti, eppure estremamente importanti, vi sono gli asini. Ecco dunque qualche informazione sull’asino e sul modo in cui può favorire il benessere delle persone.
Pet Therapy, in che modo l’asino è in grado di favorire il benessere degli esseri umani
L’attenzione verso la pet therapy è aumentata notevolmente negli ultimi anni. In questo campo si è affermato un settore specifico come quello dell’onoterapia o terapia con l’asino, efficace supporto per il trattamento di diverse condizioni psico-fisiche. L’asino, un animale spesso sottovalutato per le sue qualità, è in realtà dotato di un carattere calmo e docile che lo rende perfetto per stabilire un contatto terapeutico con persone di ogni età.
Gli asini, nonostante non godano di buona fama, sono in realtà animali estremamente intelligenti. Dolci e affettuosi, gli asinelli possono rivelarsi degli ottimi animali domestici. La loro personalità li rende perfetti per la Pet Therapy, tanto che nel mito caso si parla di “onoterapia”. L’onoterapia (termine derivato dal greco ὄνος “ónos”, asino) è un tipo di pet therapy praticata utilizzando gli asini, affermatasi inizialmente in Francia, negli Stati Uniti d’America e in Svizzera, per diffondersi poi in tutto il mondo. Gli asini hanno dimostrato di essere particolarmente empatici con le persone, soprattutto con chi ha problematiche fisiche o mentali nei confronti dei quali si mostrano più premurosi e affettuosi del solito riuscendo ad alleviare lo stress e a migliorare il benessere psicofisico.
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Nell’onoterapia è una forma di terapia assistita con gli animali che utilizza l’asino per sostenere il recupero o il miglioramento della qualità della vita di persone con problemi fisici, emotivi o cognitivi. Questa pratica si basa sull’instaurazione di una relazione empatica tra il paziente e l’animale, sotto la guida di un terapeuta specializzato.
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L’onoterapia sfrutta la natura particolare dell’asino: il suo muoversi lento e la sua tranquilla e pacata comunicazione trasmettono fiducia e sicurezza in chi entra in contatto con l’animale. Intelligenti, affettuosi e sensibili, i quadrupedi sono in grado di riconoscere stati emotivi, rispondendo con calma e pazienza e assicurando un approccio terapeutico graduale. Questa specie è particolarmente indicata per i bambini che soffrono di disturbi del comportamento o che faticano a concentrarsi e che possono imparare a sviluppare pazienza e a controllare meglio le proprie emozioni grazie agli asini.
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Lo stesso ambiente in cui si svolge la sessione di onoterapia, all’aperto e in una fattoria, permette ai bambini di sentirsi più tranquilli e motivati. Prendersi cura dell’animale, accarezzarlo e condurlo a passaggio è un ottimo stimolo cognitivo e motorio per i più piccoli. L’ambiente di apprendimento naturale e spontaneo non solo migliora il controllo fisico e motorio, ma incoraggia anche la socializzazione e lo sviluppo dell’autostima. Come nel caso degli altri animali, l’asino offre un supporto emotivo e aiuta a formare la propria autostima. L’onoterapia è rivolta a bambini con disturbi dello spettro autistico; persone con disabilità motorie; adulti e bambini con disturbi emotivi o comportamentali; anziani o persone con malattie degenerative, che possono trarre sollievo dalla presenza dell’animale per combattere solitudine e isolamento. L’onoterapia si sta diffondendo sempre più in centri specializzati, fattorie didattiche e agriturismi che offrono terapie assistite con gli animali. (di Elisabetta Guglielmi)