Ho scoperto alcuni piccoli trucchi per comunicare in maniera più efficace e benefica con il mio cane: ti svelo come fare.
Grazie ad alcuni trucchi che ho scoperto recentemente provo a spiegarti il motivo per cui non dovremmo mai sottovalutare l’importanza della comunicazione per mantenre un rapporto benefico con il nostro cane. Uno dei primi segreti riguarda il modo con cui ci rapportiamo a lui. I nostri gesti e il nostro tono di voce risuonano nei nostri amici a quattro zampe come spie in grado di far comprendere loro quale sono le nostre emozioni.
Grazie alla loro innata propensione all’ascolto e a riconoscere le nostre energie, il secondo “segreto” che vi svelerò riguarda la nostra coerenza. Uno dei modi più “efficaci” per dialogare con il nostro fido non è soltanto quello di pronunciare parole che sarebbero già stati in grado di memorizzare – grazie al loro suono associato a un’azione (es. nome del cane o “andiamo”) – ma anche nel modo in cui ci rivolgiamo a lui.
Essere scostanti nelle modalità di comunicazione con il cane può provocare confusione e incomprensione nel fido, e – di conseguenza – un mancato riconoscimento del nostro messaggio. Alcune parole, inoltre, che pronunciamo abitualmente in presenza del nostro cane pare siano in grado di generare parentesi di grande gioia nel fido. Mentre altre potrebbero, invece, rischiare di provocare un effetto contrario, innescando – in lui – emozioni indesiderate: come la paura.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Quali parole rendono più felice il tuo cane
Se ci sono delle parole da scegliere che si dimostrano adatte a generare un senso di benessere nel fido, un altro dettaglio da non tralasciare riguarda la comunicazione non verbale con il nostro amico a quattro zampe. Il cane ci osserva e riesce a comprendere i nostri stati d’animo anche quando siamo in silenzio.
Tra numerosi i vantaggi connessi alla comunicazione con il proprio fido ho di recente scoperto che vi è – sicuramente – quella di avere un’ottima possibilità di entrare in sintonia con lui. Per far sì che questo accada cerchiamo innanzittutto di essere chiari quando comunichiamo con il nostro cane senza indurlo in situazioni di incertezza e nelle quali farà molto probabilemente più fatica ad ascoltarci o a seguirci.
Ad esempio: se stiamo per uscire da un negozio, oppure desideriamo tornare verso casa dopo una passeggiata al parco, evitiamo di voler attirare la sua attenzione semplicemente guardando ossessivamente nella sua direzione o – ancor peggio – urlando. Piuttosto chiamiamolo e inziamo a camminare verso la nostra destinazione. Sarà lui, in quel caso, a comprendere i nostri segnali – o le nostre intenzioni – e, naturalmente, a seguirci.
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