Il cane ci ascolta più di quanto crediamo: scopriamo insieme quali sono i vantaggi inaspettati di parlare o comunicare con il nostro fido.
La comunicazione con il nostro fido è fondamentale. I cani ci osservano nella quotidianità, imparano le nostre abitudini sin da quando sono dei cuccioli e – proprio per tal ragione – si comportano di conseguenza. Il primo passo per assicurarci che il rapporto con il nostro cane sia benefico per entrambi dobbiamo imparare anche noi ad ascoltare le loro reazioni di risposta alla nostra presenza e a riconoscere quali sono le loro abilità di apprendimento.
Comunicare con il cane: come parlere con lui e quali sono i vantaggi
I cani possono riuscire a memorizzare il suono specifico di un centianio di parole del nostro vocabolario. Pur non riuscendo a comprendere immaediatamente il loro significato, come accade a noi esseri umani, grazie alle associazioni tra suono e gesto – o tra suono e comportamento – riusciranno a comprendere quello che vogliamo dire anche con la nostra voce.
Dunque, anche se i cani osservano i nostri comportamenti non dobbiamo mai dimenticare di parlare con il nostro linguaggio con i quattro zampe che ci accompagnano nella nostra vita. Inoltre, al di là questa loro incredibile di apprendimeno abilità – spesso sottovalutata – i cani riescono a comunicare con noi anche grazie al linguaggio non verbale oppure alla strategia (spesso utilizzata dagli addestratori cinofili) del rinforzo positivo.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Come fanno i cani a comunicare tra loro
Un altro dettaglio da non sottovaluare è inoltre che i cani possono riconoscere le nostre emozioni e rapportarsi a noi di conseguenza ad esse. Secondo gli esperti di animali – infatti – raccontare una giornata non particolarmente positiva del nostro vissuto al nostro fido può influire considerevolmente sul nostro benessere proprio grazie alla capacità del fido di ascoltarci.
Cane, le più efficaci modalità di comunicazione
Per favorire l’ascolto del cane, oltre al rinforzo positivo e alla ripetizione di alcune parole e indicazioni, dobbiamo intercettare il loro sguardo grazie anche a mirati stimoli visivi. Se accompagniamo alle nostre parole un gesto – e ricordiamo di ripetere sempre quello assieme alla pronuncia di quel determinato vocabolo – il cane “seguirà” il nostro “consiglio” quasi sempre senza esistazioni.
Se questo meccanismo non dovesse svilupparsi facilmene dobbiamo imparare ad essere pazienti con il nostro fido di riferimento, anche lui ha bisogno che i suoi tempi vengano rispettati. Ma non temete: se ci assicuriamo di adottare questi accorgimenti il cane sentirà il nostro interesse nei suoi confronti e si relazionerà con esso di conseguenza.