Alcuni comportamenti di Micio potrebbero interferire con la nostra routine. Come fare per insegnare al gatto a dormire di notte?
Chi possieda un gatto in casa sa bene che, appena volessimo riposarci un po’, ecco che arriva lui e ci sveglia. Inizia ad essere un problema quando ogni notte ci viene rovinato il sonno. Come insegnare al gatto a dormire di notte? Le possibili soluzioni.
Come insegnare al gatto a dormire di notte
Quante volte è capitato che, proprio nel pieno del sonno, ecco che sentiamo graffi, caduta di oggetti e miagolii?
Sì, il gatto è sveglio e vorrebbe che anche noi ci svegliassimo: se lui è sveglio possiamo esserlo anche noi per giocare insieme, pensa lui.
Beh, soprattutto per chi avesse la sveglia alle 4:30 del mattino, non è piacevole interrompere il sonno due ore prima della sveglia per poi non riaddormentarsi.
Ma perché il gatto non riesce proprio a dormire tranquillo di notte come noi? Bisogna analizzarne le possibili cause per trovare una soluzione.
Prendendo il gatto da cucciolo, fino a circa gli otto mesi è davvero un cucciolotto: mangia e gioca durante il giorno e dorme di notte.
Appena supera gli otto mesi ecco che è come se avesse energia infinita: basta che si riposi 5 minuti di pomeriggio per ricaricarsi per ore.
C’è anche da aggiungere il fatto che, crescendo, prende sempre più piede il suo istinto predatorio felino.
Pur essendo diventato un gatto domestico, Micio conserva sempre nel suo DNA la sua indole da cacciatore: non è un caso se la natura lo ha dotato di una vista notturna decisamente maggiore di quella delle sue prede.
Ma allora in che modo si può risolvere la situazione? Dovremmo educarlo ad i nostri ritmi, cercando di placare i suoi impulsi. Per nulla facile.
Di certo dovremmo chiudere la porta della nostra camera da letto, almeno non ce lo ritroveremmo sul nostro petto che ci fissa.
Ma, allo stesso tempo, non dormendo di notte farebbe comunque rumore in casa e, di conseguenza, ci sveglieremmo lo stesso.
Ovviamente, se venisse in piena notte a chiederci del cibo non dovremmo cedere: sarebbe la nostra fine perché il gatto capirebbe che lo accontenteremmo e lo rifarebbe ogni notte.
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Consigli utili
A volte la situazione potrebbe diventare davvero stressante. Bisogna correre ai ripari, senza incidere negativamente sul gatto.
Valutando cosa possa portare Micio a rimanere sveglio di notte, scambiandola quasi per il giorno, è proprio lì che bisognerebbe agire.
Ci sono piccoli accorgimenti che ci aiuterebbero ad insegnare al gatto che di notte si dorme:
- Regolarizzando i suoi ritmi: il nostro Micio è come un bambino, va alimentato rispettando degli orari. Mangiando poco prima di andare a dormire il gatto si sazierebbe e questo gli concilierebbe il sonno.
- Tenendolo impegnato tutta la giornata: sono tanti i giochi che si potrebbero fare col nostro gatto. Il cat agility sarebbe un ottimo metodo per far in modo che consumi le sue energie. In alternativa si potrebbero costruire in casa dei giochini in grado d’impegnarlo a lungo. I gatti vanno matti per i fili colorati che si muovono: attaccandoli alle finestre dall’esterno si muoverebbero col vento e vedremmo Micio incantarsi per tutta la giornata.
- Lasciare completamente buia la casa di notte: il gatto è un animale notturno, è l’orario perfetto per cacciare ed è per questo che spesso scappa nel cuore della notte. È attirato anche da una flebile luce della luna che dovesse intravedere dalla serranda. Per Micio vedere la luce equivale ad attivarsi.
- Rendere comoda la cuccia: magari d’inverno riscaldare la cuccia del gatto lo aiuterebbe a favorirgli il sonno.
- Realizzare un angolo gioco: il nostro Micio dev’essere continuamente incuriosito, solo così sarebbe capace di giocare tutto il giorno e scaricare le sue energie. Dove abbiamo posizionato il tiragraffi per il gatto potremmo mettere una serie di giochini anche sonori e/o luminosi.
In sostanza, dovremmo cercare di scandire bene la giornata del nostro gatto ed impegnarlo tanto, di modo che la sera crolli.
È importante che si svegli al mattino per poi rimettersi a dormire la sera: se dormisse durante la giornata avrebbe le pile cariche per la notte.
Tutto ciò, però, senza che il gatto si stressi: se l’educazione partisse da cucciolo sarebbe l’ideale, altrimenti dovremmo armarci di tanta pazienza e portarlo pian piano a regolarizzare i suoi ritmi.
Questa condizione riguarda certamente un gatto sano che ha soltanto abitudini libere ed incompatibili con alcune nostre esigenze.
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Qualora, però, all’insonnia del gatto si accompagnassero altri sintomi come irrequietezza, astenia, aggressività o inappetenza sarebbe meglio chiedere al veterinario.
A volte questi potrebbero essere campanelli d’allarme di una malattia agli esordi: una endocardite nel gatto, ad esempio, se diagnosticata da subito sarebbe più facile curarla.
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S. A.