Come far vomitare il gatto nel caso abbia ingerito sostanze tossiche o oggetti? Vediamo, qui, quali sono i metodi comuni con cui poter soccorrere il proprio micio.
Il felino può far prendere molte paure al suo padrone, tra rischi esterni e incidenti domestici a cui occorre fare attenzione ogni giorno. La sua incolumità e il suo benessere sono gli obiettivi principali dell’adozione e si vorrebbe vederlo sempre in salute e con tutte le energie necessarie. Alcune volte, però, si verificano episodi che non siamo in grado di controllare e si deve agire con urgenza. Vediamo come far vomitare il gatto e cosa fare.
Può accadere che il micio ingerisca una sostanza pericolosa o un oggetto e, se si è soli, occorre agire con lucidità e preparazione. Leggiamo quali sono le operazioni da conoscere per intervenire in aiuto del felino in difficoltà, senza peggiorare la sua condizione.
Ogni giorno ci prendiamo cura del nostro felino domestico, con attenzioni alla sua alimentazione e a tutti i fattori che possono determinare il suo benessere generale.
Come per noi esseri umani, anche gli animali possono vivere dei momenti drammatici e di paura, incidenti pericolosi in casa o nel mondo esterno.
Quando ciò accade, il suo padrone deve essere in grado di soccorrerlo ma per farlo è necessario conoscere e prepararsi ad affrontare le situazioni più difficili.
Il micio può incidentalmente ingerire delle sostanze tossiche o degli oggetti di grandi dimensioni e la prima cosa da fare è cercare di contattare il proprio veterinario, per chiedere consiglio su come agire.
Se ciò non potesse essere possibile, sarà necessario agire da soli e nel modo corretto. Ecco come far vomitare il gatto, in caso di emergenza.
Dobbiamo sapere che se si induce il vomito nel felino nel modo e nel tempo sbagliato, si possono causare conseguenze fatali per lui.
É consigliato indurre il vomito nell’animale soltanto quando si conosce la sostanza ingerita. Ad esempio, nel caso di piante velenose per il gatto; parliamo di edera e giglio, o di fertilizzanti e pesticidi. Non è opportuno far vomitare il peloso in alcune situazioni, come:
Questi fattori possono avere conseguenze gravi se si prova a indurre il vomito nel gatto, poiché possono verificarsi sintomi come ustioni e ferite interne.
Se il felino riuscisse a vomitare da solo, si deve pulire bene la superficie dove si è liberato, poiché potrebbe cercare di mangiare il suo vomito e rischiare di stare male ancora.
Esistono due metodi per indurre il vomito nel micio. Il primo metodo prevede l’uso dell’acqua ossigenata, utile per la pratica ma tossica, per cui attenzione al dosaggio.
Nel procedimento, occorre usare 1 ml per ogni chilo di peso del gatto e si deve utilizzare esclusivamente l’acqua ossigenata al 3%, poiché le altre possono essere fatali.
Tenendo il micio in braccio, avvolto in un asciugamano se dovesse agitarsi, magari con l’aiuto di un’altra persona per non farlo scappare, inseriamo una piccola siringa senza ago tra i suoi denti, verso la guancia, e lasciamo uscire piano la soluzione.
Dobbiamo assicurarci che il peloso ingoi ad ogni spinta: il liquido deve scendere sempre verso la guancia, mai direttamente nella gola, in modo tale da non spaventarlo.
Attendiamo tra i 10–15 minuti per vedere la sua reazione. Si può ripetere l’operazione fino a tre volte. Se il gatto non vomiterà, occorrerà portarlo subito in clinica veterinaria.
Il secondo metodo è vede l’uso del sale. Si tratta di un elemento capace di indurre il vomito ma normalmente è vietato nella dieta del felino, perché dannoso. Sciogliamo fino a 3 cucchiaini di sale in 250 ml di acqua.
Inseriamo la soluzione ottenuta in una siringa senza ago o in un cucchiaino. Questa volta, occorrerà dirigersi alla gola del micio e dovrebbero manifestarsi sintomi come voglia di vomitare, ipersalivazione del gatto e malessere. Ripetere per un massimo di tre dosi.
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Non è facile indurre il vomito nel felino, perché le sostanze possono essere letali per lui e la paura del momento può farlo agitare molto. Nel caso fosse inevitabile farlo vomitare, ci sono altri strumenti utili a questo obiettivo. Vediamo meglio qui di seguito.
Come abbiamo visto, possono manifestarsi dei sintomi se si prova a far vomitare il peloso. Si consiglia, comunque, di recarsi dal suo veterinario per un controllo, anche nel caso riuscisse a vomitare. La visita è necessaria per verificare possibili danni all’organismo.
Bisogna sapere che esistono altri elementi capaci di indurre il vomito nell’animale. Parliamo di strumenti in grado di impedire l’assorbimento della sostanza tossica nel corpo. Questi sono tre: lassativi, carbone attivo e clistere.
I lassativi, come il solfato di sodio, possono eliminare una parte della sostanza tossica ingerita, nel transito intestinale del micio. Il carbone attivo è una sottile polvere nera capace di assorbire sostanze velenose e tossiche.
Infine, il clistere, ovvero l’inserimento di liquidi a livello rettale, può essere utile per la facile evacuazione del felino e alla liberazione dalla sostanza tossica ingerita.
Naturalmente, si raccomanda di consultarsi, anche solo per telefono, con il medico esperto, per avere un supporto e un consiglio durante queste pratiche di soccorso.
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