Come far vomitare il cane in caso di emergenza? Ecco quali sono i vari metodi da utilizzare a seconda della situazione in cui si trova fido, per agire nel modo giusto.
La salute e l’incolumità del proprio amico a quattro zampe sono una priorità assoluta, se ci si impegna a prendersene cura ogni giorno. Alcune volte, fido può farci spaventare molto, essendo lui un animale istintivo e curioso verso la realtà che lo circonda. Non sempre, infatti, possiamo tenerlo al sicuro e si possono verificare episodi spiacevoli e pericolosi. Vediamo, ad esempio, come far vomitare il cane e aiutarlo nel modo migliore.
Come far vomitare il cane: i vari metodi e rimedi
In caso di incidenti domestici, è importante sapere come indurre il vomito nel proprio peloso per salvargli la vita. Leggiamo, quindi, quali sono i modi con cui soccorrere l’animale senza peggiorare una situazione già delicata.
Ammettiamolo, per l’amico cane proviamo un senso di protezione che va al di sopra di ogni cosa, forse è più forte di quello che sentiamo per noi stessi.
Sono tante le circostanze in cui fido può avere bisogno dell’aiuto del suo padrone, situazioni caotiche e confuse dove è fondamentale saper agire con lucidità e mano ferma, per soccorrerlo nel modo giusto senza commettere errori.
Una delle situazioni più drammatiche in cui bau necessita di soccorso è quando si intossica o se il cane ingerisce un corpo estraneo, incidenti comuni che possono causare conseguenze gravissime.
Nel caso in cui il cane non fosse in grado di liberarsi da solo, l’intervento consapevole del proprietario deve essere immediato. Vediamo, allora, come comportarsi in tale contesto.
Innanzitutto, sarebbe meglio consultarsi prima con il veterinario di fiducia, per essere assistiti durante il soccorso. Ma se ciò non è possibile per qualsiasi motivo, ecco cosa dobbiamo sapere per aiutare fido in difficoltà.
Cosa fare prima di indurre il vomito
La prima cosa da fare per aiutare l’animale, se non conosciamo ancora l’accaduto, è sciacquargli la bocca con acqua pulita, poiché potrebbero esserci dei resti non ingeriti.
Se ci si accorge che fido ha ancora qualcosa incastrato in gola, è preferibile non toccarlo e farlo allontanare dal sole o da ciò che ha appena ingerito.
Il punto importante è proprio questo: sapere quale sostanza ha ingerito il cane, prima di farlo vomitare.
Se non è possibile consultarsi con il proprio veterinario prima di agire, ecco di seguito i vari casi in cui non far vomitare fido:
- Nel caso fido abbia ingerito una sostanza tossica, come la benzina o i solventi;
- Se bau ha ingerito sostanze tossiche corrosive o irritanti, quali ammoniaca, acido, varechina, sostanze caustiche o anche elementi di macchine;
- Se il peloso ha ingerito un oggetto grande oppure appuntito, perché potrebbe provocare pericolose emorragie interne;
- Nel caso in cui fido abbia ingerito quella sostanza da 2 ore o più ore. La sostanza si troverà già in circolo nel sangue, essendo stata assorbita;
- Se il cane ha perso i sensi, se ha difficoltà respiratorie o nel deglutire; in caso di convulsioni nel cane.
Come far vomitare fido
Quando non si sa quale sostanza possa aver ingerito il cane, può essere molto pericoloso farlo vomitare. Per questo motivo bisogna agire bene e intervenire con le regole di soccorso, possibilmente suggerite dal medico.
Si può procedere e far vomitare il peloso nel caso di ingerimento di farmaci antinfiammatori non steroidei, quali paracetamolo, aspirina, ibuprofene.
Esistono due metodi per indurre il vomito nel cane. Il primo metodo si applica soprattutto nelle cliniche veterinarie e ci occorreranno: sale (1-3 cucchiaini), 1 bicchiere di acqua e 1 siringa senza ago.
Bisogna mescolare bene l’acqua e il sale e riempire la siringa con la soluzione che otterremo. Dobbiamo, quindi, svuotare velocemente il suo contenuto nella gola del cane.
Osserviamo la reazione del peloso per 10–15 minuti. In questo arco di tempo, dovrebbero cominciare a presentarsi sintomi come salivazione eccessiva, agitazione e bisogno di vomitare. Nel caso in cui ciò non avvenga, si deve ripetere l’operazione.
Il metodo con acqua ossigenata
Il secondo metodo, invece, prevede l’induzione del vomito con l’acqua ossigenata. Ci occorrono 1 bicchiere d’acqua, acqua ossigenata, 1 bicchiere vuoto, 1 siringa senza ago.
Per ogni chilo di peso del cane, bisogna utilizzare 2 millilitri di acqua ossigenata. Calcolando la dose esatta di acqua ossigenata, la mescoliamo con l’uguale quantità di acqua, ottenendo una soluzione da inserire nella siringa.
Come nel primo metodo, si deve svuotare con velocità la soluzione nella gola di fido.
Attendiamo circa 10 minuti per osservare la sua reazione. Dovrebbero manifestarsi sintomi quali salivazione eccessiva, nervosismo e bisogno di vomitare. In caso contrario, ripetere anche qui l’operazione.
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Fido e l’induzione del vomito: come aiutarlo
Per prestare soccorso al cane che ha ingerito sostanze pericolose, per cui bisogna indurre il vomito con urgenza, esistono degli strumenti che possono essere di aiuto in certe circostanze. Vediamo meglio più avanti.
Ricordiamo che far vomitare il cane richiede preparazione e deve essere effettuato da soli soltanto in caso di emergenza.
Dobbiamo sapere, poi, che si possono adoperare degli strumenti utili nell’impedire che la sostanza tossica ingerita da fido possa essere assorbita dall’organismo.
Parliamo di strumenti basilari quali: lassativi, carbone attivo e clistere.
Come far vomitare il cane: strumenti utili
I lassativi, come il solfato di sodio, agiscono nel transito intestinale dell’animale, evitando che tutta la sostanza venga assorbita.
Il carbone attivo, come il Duphalac, può essere usato per gli avvelenamenti da farmaci (sia negli animali che negli esseri umani), poiché impedisce l’assorbimento della sostanza tossica nel suo corpo. Dosi eccessive, però, possono provocare danni all’organismo.
Con un clistere, invece, il peloso potrà evacuare con facilità. Questo consiste nell’inserimento di liquidi nel retto, tramite l’ano del cane.
Per qualsiasi dubbio su come agire in queste situazioni, l’aiuto e il consiglio del medico veterinario restano indispensabili. É bene cercare di consultarsi con lui per riportare il proprio comportamento e verificare che si stia operando nel modo migliore.
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