Da un recente studio su questi meravigliosi uccelli rosa, sembra che il colore del fenicottero possa indicare in modo visivo quanto è aggressivo quell’esemplare.
Come si dice: l’aspetto non fa il monaco ma, sembra, il colore del fenicottero invece può darci molte informazioni su questo uccello. In realtà, il loro aspetto può tradire un po’. Dal loro piumaggio rosa vivace, i fenicotteri sembrano uccelli davvero pacifici e sereni. In equilibrio su una gamba sola poi, sembrano delle grandi ballerine in un momento di danza particolarmente difficile. Ma in realtà hanno un lato nascosto e davvero interessante. Infatti, un recente studio ha scoperto che i fenicotteri sono tanto più aggressivi quanto è intenso il colore rosa delle loro piume.
Un uccello diffuso in tutto il mondo o quasi, il fenicottero è un grande uccello dell’altezza anche di un metro e mezzo. La sua sottospecie più nota, il fenicottero maggiore o fenicottero rosa (dal nome scientifico di Phoenicopterus roseus), nidifica in Europa meridionale (quindi alle nostre latitudini) ma anche in Africa e nel sud ovest dell’Asia. In realtà in Italia è arrivato solo recentemente, quando nel 1993 sono stati avvistati i primi nidi in Sardegna.
Dopo questi primi nidi, ci sono state riproduzioni in varie regioni della penisola, anche perché questo animale si sposta moltissimo nel Mediterraneo, sia durante le stagioni che – a volte – all’interno della stessa stagione. Con il loro lungo collo, il becco tipicamente ricurvo (non usato tanto per afferrare la preda, quanto per filtrare l’acqua tramite delle lamelle nel suo becco, e nutrirsi dei piccoli organismi parte integrante della loro dieta), e con le loro lunghissime zampe con cui prendono la rincorsa prima del decollo, i fenicotteri sono famosi anche – e spesso soprattutto per il piumaggio rosa.
Il fenicottero minore, invece, è una particolare variante di questo uccello, e ha la caratteristica di essere l’esemplare con le dimensioni più piccole tra tutti i fenicotteri presenti al mondo. In generale è una specie alquanto rara, molto difficile da poter ammirare negli zoo. E le riproduzioni anche in cattività avvengono anche più di rado.
I fenicotteri delle Ande (Phoenicoparrus andinus) invece si recano in uno dei laghi più caustici del mondo per riprodursi, in Sud America. In questo ambiente estremo a Salar de Uyuni, i fenicotteri danno il via alla loro stagione degli amori con una spettacolare esibizione di gruppo, con una coreografia collettiva per creare una magistrale danza di corteggiamento. Il suo becco è di un giallo pallido e nero. Ha un piumaggio rosa pallido con la parte superiore più chiara, mentre l’interno delle ali, la parte inferiore del collo e il busto sono di un bel rosa vivido. Le zampe sono gialle (è l’unico fenicottero con questa caratteristica).
Per questo studio sul colore del fenicottero e su cosa indica della sua indole, gli zoologi dell’Università di Exeter e del WWT Slimbridge Wetland Centre hanno annotato il colore degli uccelli, osservando poi i loro comportamenti quando erano in cerca di cibo, in situazioni piuttosto diverse tra loro.
Proprio il colore del fenicottero, deriva dai pigmenti che questo uccello ingerisce con il loro cibo. I carotenoidi (tali pigmenti) sono presenti infatti nelle alghe e crostacei che fanno parte della loro dieta: se un fenicottero è rosa, gli zoologi capiscono che è in salute e si nutre correttamente.
Questi uccelli usano il colore rosa anche durante il corteggiamento: più rosa è il fenicottero, migliore sarà la qualità del suo partner. Ma il colore del fenicottero potrebbe anche aiutare questo uccello ad accedere alcune risorse, ma su questo le ricerche sono ancora in corso.
I fenicotteri, sia maschi che femmine, dalla tonalità di rosa più vivida sono più sani, e quindi più aggressivi, perché in grado di dominare meglio le risorse sui loro rivali più pallidi. Gli altri fenicotteri riconoscono così la loro forza, e danno loro maggiore spazio.
Non solo aggressività: il colore del fenicottero indica quindi anche se quell’uccello sta bene. Lo studio infatti ha anche scoperto che i fenicotteri dal colore più chiaro risultano più rilassati quando hanno più spazio per cercare cibo. Infatti se i fenicotteri venivano tenuti all’aperto e in piscine più grandi, mostravano dei comportamenti meno aggressivi, preferendo passare più tempo nella ricerca del cibo.
Secondo gli studiosi, questa ricerca può servire quindi anche a monitorare il benessere degli animali. Ad esempio, gli zoo possono apportare piccole modifiche alla dieta dei loro uccelli, per migliorare le prestazioni del comportamento naturale. Basterà quindi dare ai loro fenicotteri più spazio per cercare cibo, migliorando così i loro schemi di foraggiamento e riducendo l’aggressività, mantenendo quindi gli uccelli più tranquilli e rilassati.
Lo studio è quindi molto utile per trovare nuovi modi per modificare, anche con piccole novità, il modo in cui vengono alimentati i fenicotteri in cattività: così che possano comportarsi più come uccelli selvatici, e usare il loro tempo nei comportamenti che li porteranno a una migliore salute. I fenicotteri selvatici spendono gran parte del loro tempo nella ricerca quotidiana di cibo e nell’alimentazione, ed è possibile per gli zoo imitare facilmente questa attività naturale.
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F. B.
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