Registrati all’anagrafe felina oltre 80mila mici, ma qual è questa città in cui ci sono più gatti in assoluto in Italia? Ecco la risposta.
I gatti sono gli animali preferiti degli italiani subito dopo i cani. Sono animali domestici indipendenti che sanno già dove fare i loro bisogni, che hanno necessità di dormire tante ore al giorno e che devono ritagliarsi i loro spazi. Ma sanno essere anche molto affettuosi e di compagnia.
Un gatto ha mille sfaccettature diverse e ognuno di loro ha un proprio carattere ben definito. Può esserci quello più timidino, quello più coraggioso, quello più schivo e quello più birbantello. Vi siete mai chiesti qual è la città in cui ci sono più gatti in Italia? Abbiamo una risposta grazie alle iscrizioni all’anagrafe felina.
Legambiente ci ha fornito i dati relativi all’anno 2021 e possiamo farci un’idea di dove potremmo incontrare molti felini in giro o nelle case. Sarebbe un luogo davvero magico e paradisiaco per tutti gli amanti di questi piccoli pelosetti.
Per la precisione in questa città italiana ci sono ben 80.754 gatti iscritti all’anagrafe felina. In Italia è obbligatorio iscrivere i cani all’anagrafe canina, mentre per gli altri animali è obbligatorio soltanto se si va all’estero per il passaporto.
La città di cui stiamo parlando è Napoli. Nel dettaglio, Legambiente ci informa che ci sono 80.754 mici su una popolazione di 921.142 residenti. I dati si rifanno al 2021, quindi, ad oggi potrebbero esserci delle variazioni. Tuttavia, è interessante vedere come ci sia un gatto ogni 11 residenti.
Purtroppo non sono tutti animali domestici. Di questi, almeno 20.000 sono registrati presso colonie feline, ma si tratta di numeri davvero enormi se si pensa alle altre città che arrivano dopo nella classifica.
Infatti, dopo la città partenopea, al secondo posto c’è Taranto con 12.566 gatti e al terzo posto c’è Brescia con 8.902 gatti registrati. Al secondo e al terzo posto, come vedete, ci sono numeri molto più piccoli rispetto a ciò che accade a Napoli. Di questi numeri, poi, c’è da tenere in considerazione il fatto che non tutti i gatti sono iscritti all’anagrafe felina.
Questi dati arrivano da A-Mici in Città, focus legato all’undicesimo rapporto di Animali in Città. La ricerca è stata condotta su 896 comuni.
Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha fatto sapere che la ricerca ha coinvolto anche 42 aziende sanitarie e sono emerse “luci e ombre”. Da una parte si dimostra che gli italiani amano follemente i gatti, ma dall’altra è abbastanza evidente che le Istituzioni non ne tengono ancora conto come dovrebbero.
C’è ancora molta strada da fare per avere una maggiore tutela nei confronti di questi piccoli felini. Al contrario dei cani, sono meno considerati e serve un lavoro su scala nazionale con la collaborazioni tra comuni e regioni.
Zampetti ha fatto sapere che sono sempre al lavoro per le proposte giuste che possano dare maggiori garanzie e benessere ai mici. Nei prossimi anni dovrebbe esserci un cambiamento in positivo in questo senso.
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