Ha delle origine antiche, e forse non note a molti, la tradizione per cui i cigni di Inghilterra sono di proprietà della Regina Elisabetta. Andiamo quindi a curiosare su questa particolare usanza
Hanno ispirato balletti, filosofi, incantato la vista dei loro spettatori ma in Inghilterra i cigni sono animali così speciali da essere proprietà della Regina Elisabetta.
Ogni anno, da secoli ormai, si svolge la “Swan Upping”, una cerimonia per il censimento annuale dei cigni della Corona.
La Swan Upping si svolge come abbiamo detto ogni anno, nella terza settimana di luglio, lungo un tratto del Tamigi che va da Shepperton a Windsor.
Una cerimonia degna della British Royal Familiy: dalle uniforme ufficiali alle imbarcazioni.
La divisa di uno dei funzionari, lo Swan Marker, ossia l’esaminatore di cigni non passa certo inosservata: calzoni bianchi, giacca di un rosso scarlatto e infine il cappello a visiera ornata da una maestosa piuma di uccello.
Ed è proprio alla figura distinta dello Swan Marker ad impartire gli ordini al resto dell’equipaggio, composto dallo Swan Warden (ovvero il guardiano dei cigni) e gli altri marinai, anche loro vestiti di tutto punto.
I marchiatori navigano il fiume, ordinati a bordo di sei piccole imbarcazioni a remi. Ogni imbarcazione è equipaggiata con tutte le insegne regolamentari e con un vessillo con l’effige dell’uccello. La cerimonia ha una durata di cinque giorni nei quali i marchiatori di cigni della regina risalgono il fiume Tamigi.
E come ogni cerimonia che si rispetti prevede il suo rito. Quando un gruppo di cigni viene individuato, i marchiatori lo comunicano verbalmente e ne segnalano la posizione. Le imbarcazioni si dirigono verso il punto designato e accerchiano il volatile per portarlo a riva. A questo punto i cigni vengono contati, misurati, pesati e sottoposti ad un controllo veterinario, per curarli se necessario. Inoltre gli viene applicato un microchip per poter monitorare loro condizioni.
Arrivati al castello di Windsor, i rematori si levano in piedi sulle proprie imbarcazioni e sollevano i remi in segno di saluto a”Sua Maestà la Regina, proprietaria dei cigni”
L’origine di questa usanza è da ricercare in due aspetti in particolare del cigno: una relativa ad una questione culinaria e l’altra legata allo status sociale di cui l’animale era simbolo.
La tradizione risale al XII secolo. Nella Londra di quei tempi, i cigni venivano considerati un cibo prelibato e di conseguenza era una prerogativa solo delle famiglie nobili inglesi .
Per cui la Corona Inglese decise di dichiarare tutti i cigni di Inghilterra (non soggetti a migrazioni) come proprietà della monarchia. Edoardo IV emanò un editto nel 1482 allo scopo di precisare che il decreto era finalizzato a preservare la specie dalla cattura e dal bracconaggio. Da allora, ogni estate i cigni venivano contati e marchiati, tipicamente sul becco da appositi funzionari al servizio della Corona.
Attualmente i cigni non vengono più nè mangiati nè marchiati ma la consuetudine di reputarli proprietà della Corona è ancora viva.
La cerimonia, ad oggi, avviene non solo per tradizione ma anche per preservare la specie. La conta degli esemplari, però, non interessa tutta la nazione ma viene eseguita solo su un tratto del Tamigi, nei pressi di Windsor, dove è collocato il castello reale.
Nel corso dei secoli, la cerimonia ha sempre avuto luogo tranne che nel 2012 in cui fu annullata a causa del maltempo che provocò le inondazioni del Tamigi.
Di fatto, la Regina Elisabetta vanta il suo diritto di proprietà sui cigni solo in parte, in quanto i volatili di sua competenza si limitano agli esemplari presenti in determinate sponde del Tamigi e in quelle di alcuni affluenti.
La Regina Elisabetta II è anche stata l’unica sovrana in tutta la storia del Regno Unito che fino ad oggi ha presenziato alla cerimonia nel 20 Luglio del 2009.
Ma cosa potrebbe accadere se un’innocente bimba di 5 anni desiderasse un cigno?
Accade un giorno per caso. Lyndsay Simpson, una bambina di Petersfield, nell’Hampshire, faceva una passeggiata con la mamma presso un laghetto locale, il The Heath.
All’improvviso la bimba scorge l’incantevole uccello ed esprime alla mamma una tenera richiesta: portare il cigno a casa e tenerlo solo per un weekend. Ma a quel desiderio la mamma ha dovuto dare una risposta negativa e ha messo la bimba al corrente della situazione: i cigni del Regno Unito sono una proprietà della Regina Elisabetta II.
Ma la bambina, appresa la notizia, non si lascia demoralizzare e avanza la più spontanea e ingenua delle proposte: scrivere una lettera a Sua Maestà la Regina per chiederle ufficialmente il consenso e “farsi prestare” un cigno, per poterlo tenere tutto per sé, nel weekend.
Così, Lyndsay non si perde in chiacchiere e incalza la mamma: meglio scrivere subito alla Regina Elisabetta, così risponderà in tempo per il weekend.
C’è da dire che missive del genere non sono del tutto una novità per la Regina, come nel caso del piccolo bimbo che Le ha scritto, per chiedere a Sua Maestà un Corgi in regalo.
E anche se queste storie ci sembrano episodi che accadono nelle favole, cari lettori, sono avvenute davvero e, nel caso della nostra piccola Lyndsay, con tanto di lieto di fine!
La Regina Elisabetta realizza il sogno della bimba e le concede un cigno tutto per sé per un weekend. Ma in più c’è una sorpresa: un invito ufficiale per la bambina per presenziare alla cerimonia per il censimento annuale dei cigni del Tamigi.
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M. L.
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