Cosa vuol dire e quando è obbligatorio il cartello ‘Attenti al cane’? Tutto quello che c’è da sapere secondo la Legge e la sua interpretazione.
Ne vediamo spesso in giro affissi alle abitazioni o locali privati ma forse non tutti siamo coscienti del suo reale significato e cosa comporti in termini di Legge. Quando è obbligatorio il cartello ‘Attenti al cane’, cosa significa e soprattutto che valenza ha? Tutto quello che c’è da sapere su questo segnale molto comune ma forse ancora poco compreso.
‘Attenti al cane’: cosa significa questo cartello?
A volte possiamo trovarlo anche in latino con la locuzione: ‘Cave Canem’, che si traduce letteralmente con ‘Attenzione al cane, guardati dal cane‘: ma in che senso? E’ come una sorta di ‘avvertimento’ da parte del padrone nei confronti di chi si appresta ad entrare o anche solo si avvicina alla sua proprietà (non a caso infatti ritroviamo questo cartello nei pressi delle abitazioni).
Qualora qualcuno entrasse nella proprietà senza autorizzazione dovrà essere cosciente dunque del rischio che corre; tuttavia il cartello ‘non salva’ il proprietario dalle sue responsabilità, ovvero non lo protegge in caso di danni e lesioni provocate dall’animale cane che vive con lui.
L’umano avrà dunque il dovere di rispondere in caso di aggressione del cane, anche se avrà avuto la premura di esporre il suddetto cartello; infatti è tenuto comunque a metterlo in un recinto o comunque lontano da eventuali visitatori. Anche se il cane dovesse ‘superare’ le barriere poste dal suo padrone, quest’ultimo sarà sempre costretto a rispondere dell’aggressione.
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Cartello ‘Attenti al cane’: è obbligatorio e quando?
In base a quanto detto precedentemente, va da sé che il cartello ‘Attenti al cane’ non sia obbligatorio poiché non tutela il proprietario dalle eventuali cattive azioni del suo animale. Tuttavia potrebbe servire da monito per alcuni malintenzionati, che correrebbero il rischio di essere aggrediti ma anche solo di essere notati dal cane che inizierebbe ad abbaiare per dare l’allarme.
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E’ una premura in più da parte del padrone, ma la Legge non lo obbliga poiché il cartello non ha alcun valore legale. In caso di aggressione non sarà sotto accusa solo il proprietario ma anche il dog sitter che stava badando all’animale in quel momento e chi si occupa di dar da mangiare ai randagi. Secondo le parole di una recente sentenza della Cassazione infatti:
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‘non esaurisce gli obblighi del proprietario di evitare che l’animale possa recare danni alle persone‘ (sent. n. 17133/2017).