Se nel Costa Rica vi è uno dei paradisi per i cani randagi e abbandonati, accolti in una tenuta dove possono correre liberi e in natura, in attesa di un’adozione, ai Caraibi spunta un altro luogo dove trovare l’anima gemella pelosa.
Un paradiso e un sogno per molte persone dove però come in ogni angolo del mondo vi è sempre l’annoso e tragico problema degli abbandoni. Nell’arcipelago Turks e Caicos sulle spiagge bianche dalle acque cristalline, opera un’associazione animalista la Potcake Place che si occupa del recupero e dell’adozione di cani.
La parola Potcake definisce un tipo di razza di cane, nata da un incrocio di razze tra labrador, pastore tedesco e fox terrier che si possono trovare sull’isola. La parola sta a significare un impasto di riso che i locali somministrano ai cani randagi. Questo tipo di cani, sono noti per essere affettuosi, leali e intelligenti.
Per promuovere la adozioni, l’associazione ha avviato un simpatico progetto con il quale invita i turisti a giocare e a distendersi sulla spiaggia con i cani. In altri casi, viene anche proposto ai viaggiatori di prendersi un cucciolo in adozione nell’arco delle vacanze, non solo mirato al fine dell’adozione ma anche a migliorare il carattere dell’animale che in questo modo impara la socializzazione.
Di media il rifugio si occupa di una settantina di cani, dislocati tra i volontari, in quanto non vi è una sede vera e propria.
“La nostra politica è quella di tenere i cani nelle nostre case, in modo che si abituino più facilmente nella successiva fase dell’adozione. E’ l’unica soluzione che abbiamo per evitare che togliere dai pericoli delle strade i randagi, che rischiano di essere investiti, di finire intrappolati nella fitta vegetazione in cerca di cibo o addirittura di essere avvelenati da chi non li ama e infine di essere sottoposti all’eutanasia nei canili municipali”, ha spiegato Jane Parket-Raw, fondatrice dell’associazione.
Da undici anni, grazie all’attività di questi volontari, circa 500 cani all’anno trovano una famiglia e possono essere adottati in tutto il mondo. La stessa associazione provvede ai vaccini e a tutte le cure necessarie al loro espatrio. Inoltre, offre un supporto per il trasporto, provvedendo a trovare accordi con le compagnie aeree.
E chi l’avrebbe mai detto che durante una vacanza paradisiaca, alcune persone possono tornare a casa con un angolo di quel paradiso al proprio fianco!
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