Gli artisti, soprattutto i poeti e i cantanti, parlano di quello che amano. E quale migliore musa del proprio cucciolo? Scopriamo le 10 canzoni sui cani più belle!
In musica si sa, gli argomenti sono veramente vari. Si parla spesso dell’amore, del proprio amato o amata che ci ha spezzato il cuore, di argomenti politici o impegnati, ma di solito si descrive semplicemente la bellezza di quello che ci sta intorno. E via allora di metafore, giochi di parole, testi enigmatici che solo gli esperti possono decifrare. Ma in realtà, spesso le parole delle canzoni sono semplici da capire e parlano solo di qualcosa che ci sta a cuore: come il nostro cane. Ecco quindi la top ten (senza un vero ordine di preferenza, lo ammettiamo) delle canzoni sui cani più belle, italiane e internazionali!
Una canzone che ha spopolato nelle discoteche di una ventina d’anni fa, tanto da diventare un tormentone vero e proprio dell’estate 2000 (e non solo). Questa canzone dance, dal testo estremamente semplice e memorizzabile con un ritornello che includeva anche il verso del cane, si chiedeva “chi ha fatto uscire i cani?”.
Ma in realtà, la canzone era un inno all’indipendenza femminile: durante una festa in cui le donne si divertono molto, arrivano dei ragazzotti che iniziano a fare approcci piuttosto pesanti, tanto che l’epiteto del cane è un modo negativo per definire questi fastidiosi dongiovanni.
Una canzone sui canili e sui loro ospiti dagli occhi tristi. Il testo della canzone è permeato di malinconia e tristezza verso questi pelosetti abbandonati che aspettano solo una famiglia che li adotti. Il brano è anche un inno ai volontari, ai canili e ai rifugi per gli animali, che spesso restano l’unica casa dei cani più sfortunati. Certo, tra le canzoni sui cani è una delle più tristi, lo ammettiamo.
Un cantante che si chiama “Gatto” che canta di amare il suo cane? Certo, perché no. Questa canzone del 1966 è stata addirittura il primo singolo pubblicato da Cat Stevens, che i più conoscono per la meravigliosa “Father And Son”. E qui addirittura si chiede: “Amo il mio cane più di quanto amo te?”, che la dice lunga su quanto questo cane fosse amato dal suo padrone.
Old King, il vecchio re, era il cane di Neil Young, un vecchio segugio che nel testo è descritto come un vero amico del nostro cantante, che con il cane parla di tutto e che lo segue in giro sul suo furgone. Una storia tipicamente country americana, un inno a questa amicizia tra un uomo e il suo vecchio cane, ormai non più con lui.
Un famosissimo brano del re del Rock, “Hound Dog” è probabilmente uno dei primi pezzi che vengono alla mente quando si pensa a canzoni sui cani. Ma il brano in realtà non è di Presley, si tratta di un vecchio pezzo blues dei primi anni ‘50, che vanta tantissime cover.
Il testo è originariamente ispirato a una donna cattiva, rude, una vera megera, ma viene trasformato nella storia di una donna che butta fuori di casa un uomo che vuole essere mantenuto da lei. Ed è proprio lui il “disgraziato” (questo il significato in slang del titolo) di cui parla la canzone.
Uno dei brani più famosi del rock, e una delle canzoni più famose dei Led Zeppelin. Gruppo fondamentale del rock più duro, sempre legato a testi mistici e enigmatici (secondo alcuni anche con messaggi subliminali un po’ oscuri e magici). E allora, che c’entra il cane nero del titolo?
In realtà è solo un titolo, nel testo non c’entra assolutamente nulla. In realtà, nei dintorni degli studi in cui stavano registrando il disco, si vedeva spesso un labrador nero aggirarsi liberamente. Una fortunata coincidenza, in pratica: il cane sarà conscio di essere entrato nella storia del rock?
Cesare Cremonini è uno dei più bravi autori degli ultimi anni in Italia, e chi l’avrebbe detto ai suoi scanzonati esordi con i Lunapop (sì, quelli della Vespa e delle ali sotto i piedi). Ed in questa canzone, descrive il suo modo di essere simile a un cane quando si tratta di amare: un amore senza limiti, autolesionista quasi, proprio come i cani che continuano ad amarci senza nessun secondo fine.
I giorni da cani sono finiti. Chi non vorrebbe sentirselo dire, in quei momenti magari in cui sembra che tutto ci vada male? Una canzone piena di ottimismo, che ci fa venire voglia di ballare e cantare a squarciagola, magari in compagnia dei nostri amici più cari.
Nel testo, la protagonista è delusa da una storia finita (probabilmente), e al massimo della depressione affoga i suoi dispiaceri nell’alcool. Ma all’improvviso, ecco la felicità: e allora via a cantare e urlare la propria gioia, la propria voglia di vivere, perché i giorni bui sono ormai alle spalle.
Rino Gaetano è uno dei grandi poeti italiani: i suoi testi pieni di umorismo e strani giochi di parole (“Nuntereggaepiù”, giusto per dirne uno) sono ormai entrati nell’immaginario comune e vengono citati quasi quotidianamente. In questo brano, un uomo triste sostiene che l’unico che lo ami davvero è il suo cane. Già perché a volte, quando tutti ci voltano le spalle, solo i nostri amici pelosi restano al nostro fianco.
E potevano mai mancare i Fab Four nella top ten dei brani sui cani? No, perché questa band ha scritto molti brani sugli animali (“Octopus’s Garden”, “I Am The Walrus”, per dirne un paio), e poi Paul McCartney, autore del brano in questione, è da sempre un grande attivista dei diritti degli animali, nonché famosissimo vegetariano.
In realtà, “Martha My Dear”, è stata spesso di diatribe se sia o meno un brano su un cane. La leggenda vuole che sia dedicata alla cagnolina di Sir Paul, un bobtail. Ma c’è anche chi dice che in realtà fosse dedicata alla sua fidanzata dell’epoca. In tempi più recenti, è stato lo stesso autore a confermare che la sua ispirazione sia stata veramente la cagnolina Martha.
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