Il cane può avere il naso secco o umido: perché questa cosa può succedere e che cosa significa, ecco tutte le spiegazioni.

Non differentemente dalle altre specie viventi, esseri umani compresi, i cani nel corso degli anni vanno incontro a cambiamenti delle caratteristiche fisiche più o meno evidenti. A seconda del periodo che si trova a vivere, della stagione o dell’età, il naso del cane può essere più o meno secco o umido. Ma perché ciò avviene? E quando occorre preoccuparsi per la salute del quattro zampe?
Le ragioni per cui il cane può avere il naso secco o umido: ecco tutte le spiegazioni sulla salute di Fido
Il naso di un cane è normalmente umido grazie a un sottile strato di muco. Questo è indispensabile per migliorare l’olfatto. Lo strato di muco aiuta infatti il cane a catturare meglio le molecole odorose nell’aria.

Il fatto che il cane abbia il naso secco per un breve periodo può essere normale e dipendere da fattori come il caldo eccessivo o l’umidità bassa. Tuttavia, se il naso rimane secco per lungo tempo, questa condizione potrebbe segnalare una disidratazione o altre problematiche che necessitano di attenzione. La secchezza del naso può ridurre l’efficacia dell’olfatto, che è fondamentale per la comunicazione e l’esplorazione dell’ambiente.
Il naso del cane è strutturato per massimizzare la capacità di rilevare odori, con una rete di pieghe che aumenta la superficie e migliora la raccolta delle molecole. Inoltre, il cane possiede l’organo di Jacobson, che permette di percepire i feromoni e i segnali sociali tra individui.

I cani, antenati dei lupi e abituati alla vita in branco, hanno adattato le loro abitudini all’organizzazione gerarchica della società umana e al nuovo ruolo che veniva loro richiesto. Maggiormente predisposti a comprendere i segnali della comunicazione umana, i cani si sono rivelati degli ottimi compagni di vita per le persone, considerate come componenti del loro branco da proteggere e tutelare. Sentire gli odori degli umani quando tornano a casa è uno dei modi per proteggere i loro umani.
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Come rivelato da diversi studi scientifici, i cani hanno degli organi sensoriali olfattivi molto più sviluppati rispetto a quelli degli esseri umani: ai circa cinque milioni di recettori olfattivi degli umani corrispondono gli oltre trecento milioni di recettori olfattivi dei cani. Attraverso l’olfatto il cane raccoglie un numero esorbitante di informazioni, riuscendo a capire dove sono stati i suoi umani e chi hanno incontrato e con chi o cosa sei entrato a contatto. Le sue capacità olfattive gli permettono di elaborare non solo tutti gli odori presenti sugli abiti, ma anche le emozioni provate dai suoi umani.
Il naso dei cani è in grado di percepire, grazie all’organo vomero nasale, i feromoni, ovvero sostanze chimiche emesse dagli esseri viventi per indurre una determinata attività comportamentale nei membri della stessa specie. Questi segnali chimici, che possono essere più o meno volatili in base alla loro funzione comunicativa, rilasciano informazioni sul proprio status. Attraverso la variazione dell’odore, il cane raccoglie quindi informazioni sullo stato emozionale al rientro a casa.

La secchezza del naso può essere collegata al cambiamento del colore del muso del cane. La principale ragione per cui il muso del cane può cambiare colore è quindi dovuta all’età.
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Quando un cane diventa anziano, il pelo scuro del mantello può perdere la sua pigmentazione naturale a seguito di una diminuzione della concentrazione di melanina. I primi peli bianchi nel cane iniziano a manifestarsi intorno ai sei anni di età. In alcuni casi, però, il cambiamento del colore del muso può essere dovuto a cause ambientali.
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Grazie ai loro sensi particolarmente sviluppati, cani e gatti sono in grado di capire alla perfezione i loro umani. Proprio attraverso l’olfatto, come anticipato, il cane riesce ad avere tutte le informazioni necessarie per sapere come si sente il suo pet mate e che cosa ha fatto durante la giornata. Gli studiosi e gli etologi hanno dimostrato l’esistenza della “lateralizzazione olfattiva“, una capacità propria dei cani che consente loro di captare informazioni tramite l’olfatto e immagazzinarle a seconda dell’importanza. (di Elisabetta Guglielmi)