🐾 Cani e gatti parlano in dialetto: l’incredibile studio sul linguaggio animale

🐾 Cani e gatti parlano in dialetto: l’incredibile studio sul linguaggio animale

Uno studio sul linguaggio animale ha dimostrato che anche cani e gatti parlano il dialetto del paese in cui vivono. Scopriamo tutti i dettagli su questo curioso argomento.

Contatto cane e gatto
Cane e gatto (Pexels – Canva – Amoreaquattrozampe.it)

In teoria non possiamo parlare con gli animali perché loro non sono dotati di parola. Ma chi vive con cani e gatti sa perfettamente che questo non è del tutto vero.

Gli animali sanno farsi capire molto bene e una sorta di comunicazione tra umani e animali c’è, come il loro legame. Non solo abbaiano e miagolano o usano il linguaggio del corpo, ma cani e gatti parlano dialetto.

Questa affermazione deriva da uno studio del linguaggio animale molto interessante che ha individuato delle differenze nei suoni dei nostri piccoli amici a seconda del paese in cui vivono.

Se vi sembra assurdo, continuate a leggere questo articolo che contiene tutte le informazioni e tutti i dettagli sull’argomento. Più si conosce e più si può interagire meglio con loro.

Cani e gatti parlano dialetto: la scienza parla chiaro

Gli animali tra loro usano movimenti e gesti, difficilmente suoni. Questi li usano con le persone per cercare di farsi capire.

gatto tricolore
Gatta che miagola (Pixabay – Amoreaquattrozampe.it)

La storia del rapporto tra animali e persone ha tantissimi anni e nel corso del tempo è normale che ci siano stati degli adattamenti per convenienza o per maggiore facilità di comprensione.

Ne deriva che cani e gatti hanno imparato a copiare i suoni delle persone per farsi capire e questi cambiano leggermente da paese a paese. Quindi, i cani e i gatti parlano lingue diverse a seconda dell’area geografica nella quale vivono, possiamo dire che parlano in dialetto.

Pensiamo a come riproduciamo in Italia i suoni di un cane e di un gatto. Questi sono “bau” e “miao”. Ma in altri paesi non è così. In Spagna avremo “wow” e “miau”, in Inghilterra “woof” e “meow”.

Possiamo andare avanti ancora con queste espressioni onomatopeiche. In Giappone il verso del gatto viene indicato con “nyaa”.

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Perché sono nate tutte queste espressioni, diverse tra loro? Gli studiosi pensano che sia proprio grazie alla capacità d’imitazione degli animali. Che cosa ne pensate?

La capacità imitativa degli animali

Non è certo una novità che i cani e i gatti, ma anche i pappagalli, ci guardino e ci copino in continuazione.

abbaiare di un cane
Cane abbaia (Pixabay – Amoreaquattrozampe.it)

I pappagalli, ad esempio, sanno imitare la voce e le parole che diciamo spesso. Quante volte, poi, avete sentito un cambiamento nel tono dell’abbaiare o del miagolare del vostro amico peloso o suoni in risposta alle vostre parole?

Quante volte il vostro cane o il vostro gatto viene a dormire nel letto o ha comportamenti strani come se si sentisse più una persona che un animale?

Per non parlare di alcuni comportamenti che ormai sono diventati virali sui social. Ci sono cani, gatti, ma anche anatre e altri tipi di animali che attraversano le strade sulle strisce pedonali.

Questo significa che tutti gli animali ci guardano con molta attenzione e poi copiano tutti i comportamenti che li aiutano ad interagire meglio con le persone e a permettergli sopravvivenza e benessere.

 

 

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