I cani comunicano con gli occhi, ma secondo la scienza non tutte le razze ci riescono, tutto dipende dal loro naso. Vediamo insieme perché.
Che i nostri amici a quattro zampe comunicano con l’uomo attraverso gli sguardi non è una novità. Tuttavia non tutte le razze di cani ne sono capaci.
Infatti ci sono alcuni amici pelosi che non guardano il proprio umano negli occhi, non perché si sentano in colpa per qualcosa, ma perché non ci riescono. Secondo la scienza tutto dipende dal naso. Ma vediamo nello specifico perché.
I modi di comunicazione tra il cane e l’essere umano sono davvero tanti. I nostri amici a quattro zampe possono comunicarci qualsiasi cosa non solo abbaiando o lamentandosi, ma anche con il loro corpo.
Infatti sappiamo che Fido è felice quando ci vede perché scodinzola o che è attento ad ascoltare quando ha le orecchie dritte.
Anche gli occhi sono uno degli strumenti di comunicazione dei nostri amici pelosi. Infatti grazie allo sguardo del cane possiamo capire se quest’ultimo è felice, triste, o anche se ci sta chiedendo qualcosa, come la pappa o anche una coccola.
Ciò è stato dimostrato anche dalla scienza, che dichiara inoltre che gli sguardi tra uomo e cane sono molto importanti per creare un legame tra loro, in quanto incide sulla produzione di ossitocina, l’ormone della felicità e della fiducia, sia sull’essere umano che nel nostro amico peloso.
Tuttavia non tutte le razze di cani sono capaci di avere uno scambio di sguardi con il proprio umano e comunicare con lui. Secondo la scienza ciò è dovuto alla lunghezza del naso di Fido.
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Come detto precedentemente, la comunicazione tra il cane e l’uomo attraverso gli sguardi, secondo alcuni ricercatori, non è da tutti.
Gli scienziati hanno coinvolto, per lo studio, 125 razze di cani diverse e di diversa età, tra cui anche alcuni esemplari meticci.
Questo gruppo di cani è stato sottoposto ad alcuni test comportamentali, tra cui quello di evidenziare la capacità di tenere uno sguardo fisso sull’uomo. Ad ogni scambio di sguardo tra il cane e il ricercatore, veniva dato al cane un premio.
Durante il corso del test, alcuni cani sono risultati più veloci nel creare un rapporto visivo con lo scienziato e mantenerlo, mentre altri no.
Gli studiosi al termine dello studio hanno dichiarato che oltre all’età vi sono anche altri fattori che condizionano la comunicazione attraverso gli sguardi tra l’uomo e il cane, tra cui la forma della testa di quest’ultimo e la lunghezza del suo naso.
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Ciò perché i cani con il muso lungo hanno un campo visivo più grande rispetto ai cani con il muso schiacciato e per questo motivo hanno difficoltà nello stabilire un contatto visivo con l’uomo.
Cani come il Labrador, per esempio, avranno più difficoltà rispetto ad un Bulldog a comunicare con il proprio umano attraverso lo sguardo. Una scoperta questa che ha portato alla spiegazione del perché i Carlini e i Bulldog piacciono tanto.
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Marianna Durante
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