Fido è onnivoro, si sa, ma che succede se il cane mangia (anche) il cibo del gatto? C’è da preoccuparsi? D’altra parte non a caso hanno due diete diverse.
Goloso, onnivoro o semplicemente curioso e vuole assaggiare tutto ciò che gli passa sotto al muso? Potrebbe essere tutto, ma ci sono alcuni cibi che possono essere dannosi per la sua salute. E cosa succede se il cane mangia il cibo del gatto? E’ normale chiedersi se alimenti così diversi da quelli inseriti nella dieta solita di Fido possano danneggiare la sua salute. E qualora dovesse avere effetti collaterali sul suo organismo cosa fare per rimediare? Tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Proviamo a mettere sotto al naso del cane qualsiasi cosa sia commestibile (o anche no) e vedremo che di certo lo metterà in bocca. Non a caso Fido viene considerato un onnivoro, sebbene per alcuni sia più opportuno definirli ‘carnivori’.
Geneticamente l’alimentazione ideale per questo animale dovrebbe essere a base di carne, sebbene nei negozi di articoli alimentari per animali si trovi di tutto. Ma ciò non significa che alimenti vegani, vegetariani, con frumento o con alta percentuale di altri elementi siano adatti al suo fabbisogno specifico.
Spesso infatti l’industria alimentare segue delle logiche diverse da quelle delle reali esigenze dei nostri animali. Può capitare ad esempio che dei padroni prendano decisioni autonome e senza considerare il parere medico, sulla scelta dei cibi, commettendo errori talvolta fatali.
Ma quindi che rapporto c’è tra cane e alimentazione? Come confermato anche dalle parole dello zoologo Paul Leyhausen, cani e gatti non sanno cosa può far male loro ma mangiano qualsiasi cosa capiti loro sotto il naso. Questo probabilmente perché spinti da una forte curiosità di capire e conoscere.
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E’ ovvio che se le due diete fossero identiche, non ci sarebbero differenza nei cibi di acquistare per il cane o per il gatto. Sappiamo però che nella loro composizione vi sono differenze abissali, come ad esempio un alto contenuto di taurina (oltre a cisteina, arginina e metionina) nella pappa del gatto e anche di zuccheri: sono elementi che non solo non servono a Fido ma possono anche fargli male.
Pensiamo ad esempio alla alta percentuale di zuccheri nel cibo del gatto: al cane quel cibo non sembrerà più gustoso, anzi potrebbe sentirsi male con episodi di ipereccitazione, alitosi nel cane e carie ai denti. Per non parlare di problemi di diabete nel cane, che può essere anche diretta conseguenza di un peso eccessivo e di problemi di obesità.
Oltre a fargli male, se il cane mangia il cibo del gatto possono esserci anche problemi per mancanza di serotonina. La pappa del micio non è ne è fornita e se il cane non ne assume può andare incontro a problemi depressivi. Questa sostanza infatti serve a Fido per mantenere un certo equilibrio psico-fisico.
Inoltre il cibo del micio manca di elementi che soddisfano il reale fabbisogno del cane: ovviamente bisogna distinguere tra i vari casi. Ad esempio se il cane è anziano avrà delle esigenze alimentari particolari; stesso discorso in caso di cane diabetico e così via.
Quindi anche se apparentemente tra i due cibi non vi è una grossa differenza, in realtà entrambe le pappe rispondono a esigenze diverse e sono bilanciati con criteri differenti.
Se il cane è considerato un carnivoro, perché discendente dall’antenato lupo che ovviamente si cibava di tutto ciò che riusciva a cacciare, col tempo ha imparato ad assimilare una grande varietà di alimenti.
Lo stesso non si può invece dire del micio, che ha un’alimentazione prettamente carnivora: il suo metabolismo infatti è in grado di digerire e metabolizzare pasti a base di carne. Ma se il gatto mangia le crocchette del cane e rischia la denutrizione, Fido al contrario non deperirà ma potrà andare incontro a problemi renali e altre patologie, causate da un’alta percentuale di proteine assunte.
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Se Fido assaggia la pappa del micio per soddisfare una sua curiosità, non gli potrà succedere nulla di grave. Il discorso cambia se l’assunzione di questi elementi iper-proteici si protrae a lungo.
In conclusione possiamo affermare con certezza che ogni animale ha le sue esigenze alimentari e ciascuno di essi le soddisfa con cibi specifici. Ma in fondo perché rischiare che Fido si abitui a mangiare alimenti non ‘suoi’? Spesso dei padroni incoscienti vogliono far provare qualsiasi cibo al loro animale domestico, spesso incorrendo in errori molto gravi e talvolta fatali: pensiamo ad esempio a quando il cane mangia la cioccolata.
Se invece notiamo che è proprio Fido ad andare alla ricerca del cibo del micio, proviamo a rivolgerci ad un etologo che potrà correggere questo suo comportamento che, alla lunga, potrebbe creargli problemi. Magari possiamo agevolare sia il cane sia il gatto a non ‘confondersi’ con gli alimenti, ponendo le ciotole in due parti della casa distinte e separate.
Francesca Ciardiello
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