Come si chiama il cane del film Italo uscito nel 2016? Il suo nome è nel titolo, si chiama Italo e la pellicola è tratta da una storia vera. Scopriamo qualcosa in più su questo peloso a quattro zampe.
Marco Bocci e Italo sono i protagonisti del film che prende il nome proprio dal peloso, uscito nelle sale nel 2016 e diretto dalla giovane Alessia Scarso. Racconta la storia realmente accaduta a Scicli; un giorno nella cittadina siciliana arriva un cane randagio che comincia a creare scompiglio tra i cittadini. Una sola persona riesce a instaurare un rapporto con il cane; si tratta di un bambino di 10 anni estremamente chiuso a seguito della morte della madre. Col passare del tempo il cane riesce a conquistare tutti i residente del paese, diventa il simbolo di Scicli fino a conquistare la cittadinanza onoraria.
Innanzitutto una curiosità: chi ha interpretato Italo nel film?
Il cane attore scelto dalla produzione si chiama Tomak, aveva 8 anni all’epoca delle riprese e fa parte della scuola Mp Dog Star di Massimo Perla, il più famoso addestratore di cani in Italia (della stessa scuola fanno parte, per esempio, Luca, il cane di Rocco Schiavone e Shonik, il Border Collie della pubblicità di Infostrada).
Per le riprese sul set fu accompagnato da Carolina Basile, una delle addestratrici della scuola romana. Ma Tomak non era alla prima esperienza col ciak infatti aveva già lavorato per ruoli secondari per altri film con Verdone e con Muccino, ma quella di Italo fu la prima volta da protagonista assoluto.
Un’altra “chicca” è invece legata alla razza del cane del film: nella realtà Italo era un meticcio mentre Tomak è un Golden Retriever.
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La scelta è stata spiegata dalla regista: “Il primo criterio di scelta è stato quello più difficile, quello della “somiglianza” con il vero Italo, che era un meticcio. Tomak, pur essendo un Golden Retriever, era il cane che più di tutti gli somigliava. Non ho valutato altri cani, perché sono rimasta colpita dalle “azioni” che Tomak sapeva fare: la somiglianza c’era e lui era bravissimo, suscitava immediatamente un sentimento di affezione” ha dichiarato a film.it.
Italo ha vissuto tanti anni a Scicli: scortava i bambini mentre tornavano a casa da scuola, partecipava alle messe, presenziava a funerali e a matrimoni ma il randagio ha consacrato il suo mito quando ha difeso una giovane cameriera da un’aggressione (ricreata anche nel film nascondendo un biscottino nei vestiti dell’attrice). In seguito è stato proclamarlo cittadino onorario, è morto nel 2011 ed è sepolto nella storica Villa Penna dove è possibile vedere la sua lapide.
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