Un cane e il suo proprietario hanno un feeling straordinario, ma il fedele amico a quattro zampe riuscirebbe anche ad imitare il suo padrone? Scopriamo cosa ne pensano gli esperti
Il legame tra un cane e il suo proprietario è eccezionale, ma non solo. Molto spesso tra i due soggetti nasce un’empatia e una sinergia tale che porta cane e uomo ad assomigliarsi in un certo qual modo.
Così quello che gli studiosi si sono chiesti è stato: “Il cane riesce anche ad imitare i gesti del suo padrone?”.
Il quesito ha interessato due team di ricerche: uno di Vienna, l’altro di Tokyo, che hanno sottoposto un gruppo di cuccioli ad alcuni esperimenti per valutare le loro reazioni.
Vediamo insieme i risultati.
Che a furia di stare insieme i cani inizino a somigliare ai loro padroni è un dato di fatto.
Ma quello che gli studiosi hanno provato a verificare è se i cani riescano, in maniera spontanea, anche a riprodurre i suoi gesti come una sorta di imitazione naturale.
Per valutare se i nostri amici a quattro zampe fossero in grado di imitare l’uomo, un team di ricercatori dell’Università di Vienna ha sottoposto un gruppo di cinque cani ad un esperimento, assegnandogli un compito da eseguire.
I cuccioli dovevano aprire delle porte scorrevoli utilizzando la testa o le zampe. Nel caso ci fossero riusciti, avrebbero ottenuto un biscotto come premio.
I cani sono stati divisi in due gruppi da cinque. Al primo, costituito da tre border collie, un pastore australiano e un meticcio, è stato fatto eseguire il compito con l’ordine di replicare il gesto del loro padrone. Al secondo, composto da quattro border collie e un meticcio, è invece stata data indicazione di utilizzare la zampa, solo dopo aver visto il loro padrone usare la testa o la mano. Gli studiosi hanno notato che i cuccioli del secondo gruppo hanno impiegato un tempo maggiore per apprendere correttamente il gesto da eseguire rispetto ai primi, che lo avevano semplicemente imitato.
Lo studio ha così rivelato che i cani non solo riescono ad imitare i gesti dei loro padroni ma anche a riprodurli in una sorta di analogia mano-zampa, muso-viso.
Inoltre la loro capacità di replicare le movenze del loro proprietario dipendono anche dall’intensità del loro feeling e, ovviamente, cresce all’aumentare della loro sintonia.
Un ulteriore esperimento è stato eseguito da ricercatori dell’Università di Tokyo. Questa volta ad essere valutato è stato un gruppo di 25 esemplari.
Il gesto da replicare era alquanto semplice: i padroni dei cani dovevano sbadigliare di fronte al proprio cucciolo, per poi contare il numero di volte in cui il loro Fido li imitava.
La seconda fase dell’esperimento prevedeva la medesima operazione solo che, stavolta, le persone poste di fronte agli animali erano del tutto sconosciute ai cuccioli.
La ricerca ha scoperto che un gesto, in questo caso lo sbadiglio, viene riprodotto da un cane solo se ad eseguirlo è il suo padrone e non una persona qualsiasi.
Lo studio ha fatto luce su un alcuni aspetti. In primis, lo sbadiglio del cane non è un semplice gesto fatto per stanchezza o sonnolenza ma è anche un comportamento appreso dall’umano che è rafforzato dall’intensità del loro legame: più è forte, più il cane imita le movenze del suo padrone.
Il fatto che il cane imiti solo il suo padrone è invece un segnale dell’importanza del loro rapporto. Infatti, è stato dimostrato che il cane ripete il gesto solo se lo sbadiglio è reale e non se viene semplicemente riprodotto l’atto di aprire e chiudere la bocca. Quindi, l’imitazione da parte di Fido è un segno della sua fiducia nell’altro essere e della forte sintonia che lo lega a lui.
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M. L.
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