Il cane ha memoria? Una domanda che tutti i padroni si pongono ogni giorno. Vediamo di capire, insieme, come funziona la sua mente.
Una delle domande più frequenti riguardo il proprio animale domestico è se fido può memorizzare gli eventi che vive ogni giorno e, quindi, ricordare volti, persone e gesti compiuti. Si tratta di un fattore importante della sua esistenza che può rivelare molto di lui. Vediamo se il cane ha memoria e come funziona.
Se fido ha una memoria, funziona come quella dell’essere umano? Che cosa riesce a ricordare? Per quanto tempo? Approfondiamo più avanti, elencando i diversi tipi di memoria nel caro peloso.
Quando si vive con l’amico a quattro zampe, sono tante le domande e le curiosità che ci poniamo su questo fedele animale.
Ogni giorno, si possono scoprire aspetti della sua personalità e della sua natura particolarmente interessanti e si è portati ad approfondire, per poterne sapere di più e imparare a capire fido.
In certe situazioni quotidiane e negli eventi speciali, ci si chiede se il cane ha memoria, se fido memorizzi ciò che gli accade e a cui assiste, persone che conosce, azioni che compie e via dicendo.
Innanzitutto, per scoprire questa curiosità, occorre subito dire che la memoria di fido somiglia, per certi versi, a quella umana ma si distingue in diversi tipi. Leggiamo meglio qui.
La memoria del cane si può suddividere in tre tipologie: memoria a breve termine, memoria a lungo termine e memoria procedurale.
La memoria a breve termine: una memoria che permette a fido per ricordare l’azione che sta compiendo, come iniziare e portarla a termine, nelle varie fasi. Ad esempio, l’azione di sotterrare l’osso passo dopo passo, dallo scavare al ricoprire la buca.
Si tratta di azioni che il cane tenderà subito a dimenticare, in un breve lasso di tempo (circa 10-20 secondi). Questo riguarda anche quei gesti istintivi che il peloso compie e di cui non potrà ricordarsi nel momento in cui verrà ripreso dal suo padrone.
La memoria a lungo termine: è quella memoria che custodisce, per fido, tutte le informazioni e i riferimenti importanti che potranno servirgli nel corso della sua esistenza.
Parliamo di odori, rumori, oggetti, volti e anche luoghi. É nei momenti significativi della sua vita che il cane memorizza queste cose, vale a dire nei primi 4 mesi di vita e nel periodo della maturità sessuale.
Tutte le esperienze vissute in quei periodi, positive e negative, verranno ricordate con facilità dall’animale e ciò gli consentirà di potersi difendere in età adulta, riconoscendo eventuali pericoli.
Infine, la memoria procedurale è come una mappa mentale presente nel cervello, che consente al cane di salvarsi da una situazione di pericolo e di paura e di uscirne per ritrovare la sicurezza di cui ha bisogno.
Un’azione più difficile come quella di trovare la strada di casa se si perde, può essere resa più semplice da questo tipo di memoria.
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La mente del cane è molto sviluppata, così come la sua memoria ben strutturata, capace di permettergli di ricordare il mondo in cui vive e di potersi difendere se necessario. Leggiamo, nello specifico, cosa si intende per memoria associativa in fido.
Come abbiamo visto, la memoria del cane è molto potente ed è differenziata in varie stanze mentali, tutte utili per la sua vita.
Possiamo, dunque, definirla come una memoria associativa, in quanto fido associa elementi precisi e li trasforma in ricordi.
Questo si basa sulla pratica canina di seguire delle abitudini e delle ripetizioni. Per spiegarci meglio, bau associa determinate cose ad eventi, cioè, sensazioni provate in un preciso contesto.
Può trattarsi di oggetti di uso quotidiano e luoghi a cui si avvicina ogni giorno. Fido ricorda se in un punto preciso si è fatto male o se qualcosa gli ha provocato dolore o disagio.
Anche la passeggiata, una delle abitudini più comuni, scatena nel cane un ricordo. In questo caso, l’associazione è positiva, perché bau sa che uscendo e camminando sta bene ed è sereno.
In conclusione, possiamo affermare che il cane non ricorda i momenti vissuti, ma le emozioni e sensazioni vissute in quel preciso contesto e si regola di conseguenza.
Fido ricorda se lo stimolo è positivo o negativo, imparando le regole e i comandi classici da parte del suo padrone, grazie all’associazione di odori e suoni di parole continue.
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