Il cane guida per ciechi è fondamentale per il non vedente e per questo la legge prevede una serie di vantaggi. Scopriamo insieme quali!
Come sappiamo, i nostri amici a quattro zampe non sono solo compagni fedeli e membri a tutti gli effetti della nostra famiglia, ma spesso ricoprono un’importante funzione sociale; si pensi ai cani di salvataggio, ai cani poliziotto, per giungere ai cani guida per ciechi. La legge prevede una serie di vantaggi per il non vedente che ne possiede uno. Conosci quali sono? Scopriamolo insieme!
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Quando si vuole indicare una cosa facile da mettere in pratica, si suol dire che la si può fare “anche ad occhi chiusi”. Ma il detto non è proprio fedele alla realtà. Chiudete gli occhi per un attimo e provate a svolgere un’azione della vita quotidiana: vi accorgerete che non è così facile come si può pensare.
La cecità è un handicap molto grave, che condiziona totalmente la vita della persona non vedente, e che nella maggior parte dei casi richiede un ausilio esterno per continuare a svolgere le attività di tutti i giorni. Ed i nostri amici a quattro zampe vengono in soccorso anche in questa occasione.
Ovviamente parliamo del cane guida per ciechi, che costituisce, per chi non può più contare sui propri occhi, un ausilio insostituibile nella vita quotidiana. Un cane diventa cane guida per non vedenti solo dopo un addestramento lungo diversi mesi.
Alcune razze sono più predisposte di altre allo svolgimento delle mansioni richieste: parliamo del Pastore tedesco, del Labrador, del Pastore belga e del Golden retriever.
La legge statuisce delle disposizioni normative di favore per chi si avvale di un cane guida per la cecità, stante l’importantissima funzione sociale che svolge l’animale. Ecco quali sono i vantaggi:
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Ovviamente la legge prevede delle sanzioni a carico dei trasgressori di legge, che violino le disposizioni di favore che l’ordinamento riconosce in favore delle persone non vedenti e dei loro cani guida.
Si tratta per lo più di sanzioni amministrative, consistenti nel pagamento di una somma di denaro, di entità variabile in relazione a quella che è l’infrazione commessa. Ad esempio, al titolare di un esercizio pubblico che impedisca l’accesso al cane guida di una persona non vedente si applica la sanzione pecuniaria che va dai 500 ai 2500 euro.
Un’indubbia conquista di civiltà, verso il mondo dei diversamente abili nonché verso quello dei nostri amici animali, sempre al fianco dell’essere umano nel momento del bisogno.
Antonio Scaramozza
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