Cane e gatto a confronto: chi vince la sfida dei sensi
Se mettessimo cane e gatto a confronto chi vincerebbe? Sicuramente ognuno ha delle caratteristiche che lo rendono speciali.
Fare un confronto tra cane e gatto è praticamente impossibile! Sono entrambi speciali a modo loro ed entrano a far parte della nostra vita come membri della nostra famiglia. L’articolo non vuole essere una sfida tra cani e gatti ma semplicemente analizzare quanto sono sviluppati i sensi e le capacità dell’uno rispetto all’altro, e viceversa. Ecco quali sono i punti di forza del cane e quali sono quelli del gatto a confronto. Di certo questa sfida non minerà il posto che hanno conquistato nel nostro cuore: quello è un primato che nessun confronto potrà mai cambiare.
Cane e gatto a confronto: un’eterna sfida
Tra padroni è molto facile trovare chi fa il tifo per l’uno o per l’altro animale, semplicemente perché in casa ne hanno uno o fin da piccoli sono stati abituati a convivere con l’uno o l’altro. Ma in realtà mettere a confronto cani e gatti è impossibile, perché ciascuno di loro ha le sue particolarità che li rendono tanto speciali. Questo articolo vuole solo analizzare da un punto di vista scientifico (seppur semplificato) chi vince la sfida dei sensi tra le due tipologie di animali.
Alcuni padroni punteranno sulla sagacia del gatto, altri invece sull’affettuosità del cane ma in realtà ciò che andremo ad analizzare saranno dei dati più ‘oggettivi’, che rifuggono dalle esperienze o dalle considerazioni personali. Infatti i dati forniti sono quelli della rivista scientifica inglese New Scientist, che ha riportato i risultati di ricerche di anni e anni condotti su milioni di esemplari di cani e gatti. Ecco su quali punti si può fare un confronto tra cani e gatti.
Questione di numeri: quanti esemplari di gatti vi sono nei Paesi del mondo ‘gattari’ (cioè a maggioranza di gatti) e quanti cani in quelli ‘canini’? ebbene pare che la sfida sia vinta proprio dai primi: i gatti infatti sarebbero stimati in un numero che si aggira intorno ai 204 milioni, mentre i secondi sarebbero ‘solo’ 173 milioni.
Convivenza con l’uomo: consapevoli del fatto che l’antenato più prossimo del cane è il lupo, alcuni studiosi dell’Università della California hanno scoperto che i resti dei primi cani domestici risalgono a circa 30 mila anni fa, mentre i gatti sarebbero entrati a far parte della vita dell’uomo circa 9500 anni fa (a Cipro) e 500 anni fa (nell’Antico Egitto). Quindi in questo caso il cane avrebbe iniziato ben prima dei gatti a fare compagnia all’uomo.
Legame con l’uomo: anche in questo caso la sfida potrebbe protendere verso i cani. Infatti il rapporto simbiotico che si crea tra Fido e padrone non potrebbe essere messo a paragone con quello del gatto col suo umano, semplicemente perché si tratta di legami differenti. Vi sono padroni che preferiscono l’indipendenza e la voglia di solitudine del gatto, mentre all’opposto vi è chi considera un animale in casa come un vero e proprio compagno di giochi. Non a caso quando andiamo via da casa il cane soffre terribilmente di solitudine e soffre la sindrome dell’abbandono, come un figlio nei confronti della mamma (Leggi qui: Cane troppo dipendente dal padrone: i segnali per riconoscerlo e i consigli per educarlo). Ciò non significa che i gatti non soffrano il distacco dai loro umani, ma probabilmente saprebbero cavarsela meglio.
Educazione: sempre secondo la rivista scientifica sopra citata, i cani sarebbero esemplari più semplici da addomesticare. Avrebbero una propensione maggiore a seguire le indicazioni e ad essere educati. Ai gatti è più difficile impartire regole e insegnamenti, anche perché difficilmente danno agli umani un interesse sufficiente. Solitamente i gatti non amano seguire i comandi e le regole imposte dall’umano, quindi risulta molto più semplice per un padrone educare un cane.
Peso del cervello: a livello cerebrale pare che il peso oggettivo del cervello di un cane si aggira intorno ai 64 grammi contro i soli 25 del gatto. Con questo non si vuole insinuare che i felini siano meno intelligenti, anzi pare che grazie al numero di neuroni (300 milioni nei gatti e 160 nei cani) siano anche più propensi a carpire le informazioni rispetto ai ‘nemici’ canini.
Problem solving: direttamente collegato al discorso del peso del cervello, è la capacità di risolvere dei test o dei piccoli problemi. I cani sembrano essere oltre che più interessati, anche più stimolati a risolvere dei piccoli quesiti. Pensiamo a quei giochi che nascondono dei premi al loro interno: i gatti sono meno interessati a fare questo tipo di giochi, mentre i cani hanno un approccio diverso a risolvere problemi.
I sensi: sebbene l’olfatto del cane sia piuttosto celebre, a quanto pare alcuni studi recenti hanno dimostrato che i recettori olfattivi del felini sono circa 200 milioni, superando di fatto quelli dei cani. Naturalmente i casi variano da razza a razza, però sappiamo che per quanto riguarda la vista e lo stesso olfatto non vi è un vero e proprio vincitore.
Al servizio dell’uomo: fin da sempre i cani sono stati impiegati come cani pastore o da caccia, o semplicemente da guardia. I cani sono molto utili come cani da soccorso e di assistenza: i cani sono sempre stati dei grandi compagni per l’uomo, soprattutto per l’umano che ha handicap fisici e psichici. Stare a contatto con un animale migliora la nostra vita, anche perché ha un effetto rilassante ed elimina la sensazione di solitudine, soprattutto negli umani più anziani.
Comunicazione: studi scientifici hanno dimostrato che cani e gatti comunicano con un linguaggio differente con l’uomo, a seconda della proprie esigenze. I cani abbaiano in modo diverso a seconda dello stato d’animo, ma si esprimono molto bene anche grazie al linguaggio del corpo (Approfondisci qui: Gli 11 segnali d’amore del cane al suo padrone: come riconoscerli). A quanto pare se i cani sono bravi, i gatti sembrano essere anche migliori da questo punto di vista: il loro miagolio sembra esprimere perfettamente le loro esigenze e in questo modo si fanno capire dai loro umani (Leggi qui: Cosa vuole dirci il gatto? Capiamolo con un pratico dizionario gatto/uomo).
Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.