Chi è più pulito tra cane e gatto? La risposta non deriva da una preferenza dei padroni bensì dalla natura stessa di questi animali.
Alcuni padroni non ammetterebbero mai che il proprio amico a quattro zampe sia meno attento all’igiene rispetto a un altro, ma ci sono dei dati di fatto che confermano questa teoria con risposte oggettive e soprattutto fisiologiche. Quindi se ci chiedessimo tra cane o gatto chi è il più pulito, la risposta sarebbe sicuramente una sola: ecco qual è.
Cane o gatto, chi è più pulito: l’igiene per Fido e Micio
Pur non conoscendo ancora la risposta alla domanda in questione, di sicuro i padroni possono rendersi conto che Fido e Micio hanno due idee dell’igiene e della pulizia completamente diverse e danno al concetto stesso un ‘peso’ differente. Il cane non si preoccupa di sporcarsi e rotolarsi nel fango se si tratta di giocare o di svolgere un lavoro per cui è particolarmente portato.
Al contrario il gatto non ama mangiare vicino alla sua lettiera, non utilizza la stessa due volte di seguito se prima non è stata pulita e passa la maggior parte del suo tempo in una piacevole e rilassante attività di grooming. Basta questo per definire chi dei due animali è più pulito?
Cane o gatto, chi è più pulito: la risposta dipende dalla loro natura
Senza farci condizionare dalle simpatie per l’uno o l’altro animale, di sicuro possiamo affermare che ad entrambi piace giocare e cacciare all’aria aperta ma uno di essi, il gatto in particolare, si pone dei limiti. E’ vero che in natura il felino è predatore e ama consumare il ‘bottino’ catturato (che si tratti di uccelli, topi o altro) ma dall’altra parte tende a non sporcarsi troppo le zampe, anzi il pelo!
A differenza del cane, che si mostra sempre più irruente rispetto all’altro, Micio non si getterà a capo fitto nel fango o tra gli alberi ma tenterà di catturare la sua preda con astuzia e furbizia. Ma c’è di più, come vedremo a breve.
Cane o gatto, il più pulito è Micio: questione di ‘comunicazione’
Non è solo il tempo che l’uno trascorre a pulirsi il manto e quanta accuratezza vi sia nel non sporcarsi troppo: c’è ben altro alla base del diverso comportamento dei due animali in fatto di igiene e riguarda proprio la comunicazione con i loro simili.
A differenza del gatto, il cane è un animale da branco, quindi abituato a vivere in gruppo e a badare a ciascuno dei suoi elementi. Invece l’altro è un animale solitario ma soprattutto un predatore che cerca di ‘ripulirsi’ dal suo odore per rendersi meno ‘identificabile’, meno intercettabile dai suoi simili, in modo da poter agire senza essere notato.
Il cane invece, che vive in gruppo e rispetta una determinata gerarchia all’interno di esso, non vorrebbe mai essere identificato come esemplare individuale poiché non è abituato né vorrebbe vivere da solo.
Le varie teorie sull’igiene del gatto
Molti ricercatori nel tempo si sono interrogati sull’attività di grooming del gatto che si lecca di continuo e ne hanno fornito varie interpretazioni, tutte possibili: la prima è sicuramente quella di rimuovere le impurità, la sporcizia e dunque creare una sorta di ‘barriera’ contro i parassiti.
Associata all’idea di pulizia vi è anche quella di una attività che consente a Micio di liberarsi da stress e disagi, nonché il modo giusto per abbassare i livelli di adrenalina nel sangue.
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Quello che dovremmo evitare infatti è di lavare il gatto, perché in questo modo shampoo e prodotti vari ne modificherebbero l’odore, che Micio stesso stenterebbe a riconoscere. In più spesso il gatto odia l’acqua, quindi l’idea di ritrovarsi bagnato in modo ‘innaturale’ (magari sotto la doccetta) non gli piacerà affatto.