La posizione acciambellata è una delle più diffuse per il sonno dei cani: se anche il tuo cane dorme rannicchiato, sappi che c’è un motivo davvero sorprendente dietro.
Compagni di vita fantastici, incredibilmente fedeli e amorevoli, i cani sanno anche distinguersi per alcune inspiegabili stranezze nel comportamento che, se possibile, ce li fanno amare ancora di più. Uno dei comportamenti istintivi di Fido che ci affascinano e ci inteneriscono di più è la loro abitudine ad assumere la classica posizione “a ciambella” per addormentarsi: pochi sanno, però, che non si tratta soltanto di una questione di comodità.
Il cane dorme rannicchiato per un motivo ben preciso, saldamente radicato nell’evoluzione millenaria della specie: lo ha spiegato con molta chiarezza la dott.ssa Margaret Gruen, esperta di medicina comportamentale presso il College of Veterinary Medicine della NC State University.
Come accennato, la posizione acciambellata che solitamente i cani assumono quando dormono è il frutto della loro evoluzione: ci sono diverse possibili motivazioni per le quali Fido può preferire rannicchiarsi per dormire in santa pace, e non tutte sono legate al semplice bisogno di trovarsi a proprio agio per potersi finalmente addormentare.
I cani possono scegliere di dormire nella posizione “a ciambella” per almeno tre motivi differenti: primo tra tutti, retaggio dell’epoca in cui i cani vivevano allo stato brado in luoghi caraterizzati da climi molto freddi. Il cane in questo caso scava un piccolo nido e si rannicchia al suo interno, per mantenere e preservare il calore corporeo.
Una seconda motivazione, che può sembrarci strana al giorno d’oggi, è la necessità di proteggere gli organi interni nel momento del sonno profondo, che rappresenta la fase di massima vulnerabilità per qualsiasi animale: una tattica che oggi può sembrare decisamente poco utile per i cagnolini di casa, ma che era indispensabile per i cani selvatici.
Il terzo e ultimo motivo è quello che forse sembra avere più senso ancora al giorno d’oggi: il cane dorme rannicchiato nel tentativo di proteggersi e mantenersi al sicuro, magari quando riposa in un ambiente per lui estraneo. Anche se ormai Fido è un animale casalingo, i retaggi del suo atavico istinto si fanno sentire ancora oggi perché il sonno è appunto il momento in cui si sente più vulnerabile ai pericoli provenienti dall’esterno.
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C.B.
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