Il cane difende il padrone, spinto dall’affetto che prova per il suo amico umano. Ma in quali situazioni il nostro fido avverte la necessità di proteggerlo? E in che modo lo fa? Scopriamolo insieme.
Il cane sa dimostrare di essere davvero lui il miglior amico dell’uomo. L’amico a quattro zampe è un animale che può correre in nostro aiuto in men che non si dica, fiutando un pericolo ancora prima di noi. Fido è pronto a difendere e a soccorrere una persona amata o chi è in una situazione di emergenza. Ma quand’è che il cane difende il padrone? Come agisce per la sua protezione? Vediamo insieme.
Il nostro cane domestico, a volte, è un po’ come una guardia del corpo. Fido tiene molto alla sicurezza del suo amico umano ed è sempre attento che stia bene e che non gli capiti nulla. Leggiamo di più.
Il cane è un animale particolarmente sensibile ed empatico. Il suo amore nei confronti del suo padrone può essere davvero senza limiti e lui non perde occasione per poterlo dimostrare. Quando si tratta di sicurezza e difesa, poi, fido può cacciare tutta la sua grinta e il suo coraggio per salvarci da una situazione di pericolo. Vediamo in che modo il peloso può difenderci.
Ogni cane è diverso dall’altro, per le proprie sfumature di carattere e alcuni cani sono di sicuro più timidi e pigri. In generale, però, un cane sa essere molto protettivo con noi. Ricordiamo che fido è un animale storicamente abituato a vivere nel branco ed essendosi addomesticato, negli anni, non riesce sempre a riconoscere il potere decisionale del suo padrone, pensa di avere il dovere di controllare ogni cosa e anche di proteggerlo da ogni forma di minaccia.
Forte del suo istinto infallibile, il peloso percepisce immediatamente come si sente il suo padrone. Se avverte che siamo tristi, farà di tutto per cercare di rallegrarci. Siamo abituati a vedere il nostro fido tranquillo, allegro, coccolone ma se uno sconosciuto si avvicina a noi sembra trasformarsi in un altro cane, divenendo anche molto aggressivo. La fedeltà del cane al suo padrone è il principio su cui si basa il suo comportamento e si traduce in sfiducia nei confronti degli estranei: quando si trova fuori con noi, basterà l’avvicinarsi di una persona che non conosce per farlo stare subito sull’attenti, in posizione di difesa.
Per alcuni cani è insopportabile la presenza di estranei intorno al loro padrone. Questo istinto di protezione, in alcuni casi, si allarga al resto della famiglia. Il controllo del territorio e della casa, allora, è fondamentale. Fare da guardia alla loro dimora e alla loro proprietà, in particolare durante la notte, sarà un compito preciso che nessuno riuscirà a impedirgli. Un cane così protettivo può diventare molto feroce verso qualcuno che varca la soglia della sua casa all’improvviso e in maniera sospetta.
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Quando si tratta della nostra incolumità, state certi che il cane può decidere di essere la nostra ombra. Durante il passeggio, in qualsiasi posto, soprattutto la sera, il suo sguardo serio sarà sempre attento a chi ci circonda e sarà sempre due zampe avanti a noi per accertarsi che non ci siano pericoli in vista. Capita di vedere fido particolarmente protettivo con l’arrivo di un bebé in casa.
Può succedere che, spinto dall’istinto naturale di proteggere una creatura piccola e indifesa e motivato dall’affetto che già nutre per il bimbo, sia abbastanza difficile per noi umani soltanto avvicinarci o avere libertà di movimento e di intimità con il piccolo, se fido non approva la nostra presenza così vicina. In alcuni casi, il cane protegge il bambino a tal punto da ringhiare e anche mordere il suo padrone mentre lui tenta di accarezzarlo. É come se fido temesse sempre per la sicurezza di un essere così fragile, anche se parliamo di un atteggiamento iperprotettivo, che può essere complicato da gestire.
Il cane iperprotettivo avverte continuamente la necessità di proteggere non solo se stesso ma anche il suo padrone (la famiglia) da probabili pericoli in agguato. In una simile condizione, il cane ansioso tende a essere esageratamente preoccupato anche per sciocchezze, procurando al compagno umano spiacevoli imbarazzi. Quando il nostro fido ha un’istinto di protezione eccessivo, occorre fargli capire che siamo noi a prendere le decisioni e le responsabiità, sia riguardo le persone che avviciniamo sia per quello che scegliamo volontariamente di fare.
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Quando il nostro fido agisce in preda alla paura che possa succederci qualcosa, anche in situazioni tranquille e prive di pericoli, è necessario reagire al suo atteggiamento inadeguato, per tranquillizzarlo e farlo vivere più sereno e libero da ansie. Vediamo come possiamo comportarci.
Nel caso il nostro cane sia particolarmente agitato e senza motivi validi, è molto importante educarlo in maniera ferma e sicura sull’equilibrio dei ruoli in famiglia. É necessario far comprendere al peloso che il suo padrone è in grado di prendere decisioni da solo e di agire di conseguenza. Occorre fargli capire che il capo è lui, una persona capace di controllare le proprie emozioni e che può affidarsi a lui per essere amato e protetto, sempre e in qualsiasi situazione si trovi.
Probabilmente, l’apprensione dell’animale nasconde una sua insicurezza, che aspetta di sentire dal suo padrone. L’empatia del cane emerge in queste circostanze, ad esempio mentre si è a passeggio con lui in un parco e va subito in allerta alla vista di altri animali o persone. Il cane è aggressivo verso altri cani, perché non percepisce sicurezza intorno a lui e pensa che l’incontro con loro possa significare pericolo. L’educazione del cane, quindi, deve essere alla base di un rapporto migliore con lui.
I classici comandi come “seduto” e “fermo”, così come saper tenere bene il guinzaglio con cui lo portiamo, sono stategie importanti per una convivenza equilibrata con il nostro animale domestico, dentro e fuori la casa. Il raggiungimento di questo obiettivo sta nel mostrarsi a lui forti, sicuri e giusti, senza essere troppo severi. In realtà, dare un piccolo premio o una carezza con una parolina al peloso, dopo aver risposto bene ai nostri comandi, può facilitare il suo miglioramento. La ricompensa è un’ottima strategia per stimolare il cane ad obbedirci e a memorizzare queste regole.
Ilaria G
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