I caffè più pregiati, o perlomeno i più costosi, del mondo sono derivati dalla cacca. Il Kopi Luwak e il Black Ivory sono due tipi di caffè prodotto da feci animali, e sembrano non rispettare la salute dei quadrupedi da cui derivano.
Non sembra invitante detto così, ma il Kopi Luwak è un caffè prodotto da feci animali, di zibetto per la precisione. Il simpatico animale che vive nel sud est asiatico, in Cina, a Sumatra, in Indonesia e in Filippina, si nutre tra l’altro di bacche di caffè. Solo che non le digerisce.
Tali bacche vengono quindi espulse interamente con le feci, e una volta raccolte e processate vengono usate per produrre un caffè dal prezzo di circa 800 euro al chilogrammo. Parliamo di circa 12 euro a tazzina!
“Luwak” è il nome indonesiano dello zibetto delle palme (detto anche rattoscimmia), mentre “Kopi” significa caffè. Questo caffè è nato attorno al XIX secolo in indonesia, durante la colonizzazione olandese.
Inizialmente, i coltivatori raccoglievano manualmente il prodotto degli zibetti nei dintorni delle piantagioni di caffè, ma una volta fiutato l’affare si è passato a metodi non più rispettosi degli animali. Tali piccoli quadrupedi vengono infatti catturati, rinchiusi in gabbie dalle dimensioni minuscole, e nutriti esclusivamente con chicchi di caffè. In natura questo è solo una parte minima della loro dieta, che è onnivora.
Gli zibetti vengono quindi tenuti in condizioni disumane, tanto da provocare in loro depressione, comportamenti nevrotici e malattie. Una situazione tragicamente simile a quella degli orsi della luna, nelle fattorie della bile.
Solitamente, gli zibetti vengono liberati dopo tre anni di sfruttamento, ma spesso le loro condizioni sono ormai tali da provocarne comunque la morte dopo il rilascio. A questo si aggiunge anche la massiccia deforestazione, che minaccia il loro habitat naturale. E se vogliamo dirla tutta, anche il caffè peggiora molto in qualità.
In natura questi animali scelgono i chicchi di cui nutrirsi, preferendo solo i frutti maturi da cui traggono i chicchi più dolci. In cattività ovviamente tutto questo non avviene, e vengono nutriti con chicchi di maturazione mista, influenzando anche il sapore del caffè.
Ancora più costoso e particolare, è il caffè Black Ivory, prodotto dalle feci di elefanti. Il suo costo è circa 85 euro a tazzina, e viene prodotto tramite le bacche fermentate di caffè recuperate dalle feci dell’elefante in Thailandia.
I custodi degli elefanti mescolano i chicchi di caffè Thai Arabica al riso, banane e tamarindo di cui si nutrono questi enormi quadrupedi. Dalle feci vengono selezionati i chicchi, e una volta lavati e asciugati al sole, si aspetta che raggiungano un determinato livello di umidità per essere selezionati. Per un chilo di Black Ivory ci vogliono circa 33 chili di chicchi.
A differenza del Kopi Luwak, il Black Ivory viene prodotto nel rispetto degli animali, che non vengono sfruttati in maniera da minarne la salute o la felicità. Anzi, una parte del ricavato viene devoluto ad una onlus per la salvaguardia degli elefanti.
Se vogliamo dirla tutta, ci vuole già un certo coraggio a scegliere un caffè prodotto da feci animali. Se poi conosciamo l’orrore dietro questo prodotto, dovremo ancora di più evitare di consumarlo.
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F.B.
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