Con l’arrivo della primavera è bene prestare attenzione alle piante pericolose per cani e gatti: introduzione alla lista completa.
Nonostante molte piante siano innocue o – talvolta – anche benefiche per la salute dei nostri amici a quattro zampe, con l’arrivo della bella stagione – e in particolare della primavera – è molto più semplice incorrere in pericoli indesiderati anche per i nostri cari pelosetti. Se per noi la primavera può rischiare di indurci nel fastidioso rischio di allergia al polline, i cani e i gatti possono scontrarsi – con maggiore facilità – con alcune piante più o meno pericolose per la loro incolumità. Sta a noi, allora, salvaguardarli da questo pericolo.
Iniziamo con l’esclusione delle principali piante considerate non dannose per la salute di cani e gatti. Fra queste vi sono: le orchidee, la Palma Areca e la ben nota Pianta del Rosario. Ciascuna di queste piante non è velenosa per i nostri amici a quattro zampe e – proprio per tal ragione – è molto spesso presente in ambienti che ospitano cani e gatti.
Per quel che riguarda le piante più pericolose in assoluto – invece – per questi animali, vi è – in primis: il Gelsomino. Per cui sarebbe meglio evitare di acquistare un bulbo di gelsomino oppure di assecondare il dono di una simile pianta nel caso si conviva con un gatto o con un cane.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Conosci le piante velenose per il cane?
Oltre al Forasacco – una spiga particolarmente velenosa per i cani, nonché piuttosto diffusa negli ambienti esteri o interni ai nostri giardini nei periodi di aprile e maggio, oppure tra agosto e settembre – tra le piante velenose in natura per questi quattro zampe vi sono anche il Giglio, l’Oleandro, l’Ortensia e la Primula.
Le piante più dannose per l’incolumità dei gatti rientrano – stavolta – in primis: l’Antharium; poi i Ciclamini e le Margherite (fiori simbolo di primavera ma pericolosi per i felini) e ancora: il succo delle foglie dell’Aloe, anche per loro (come per i cani) l’Oleandro e il Giglio.
È bene ricordare infine che alcune piante, pur non essendo letteralmente ritenute velenose per questi animali, possono ugualmente rappresentare un rischio per loro poiché in grado di causare effetti collaterali come: indigestione (ad esempio con la Cycas per i cani) oppure aritmie e nausea (si pensi, a tal proposito, alla Digitale).
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