Dopo una pausa di soli 240 anni, l’aquila dalla coda bianca hanno fatto il loro ritorno in Inghilterra
Erano solite volare nei cieli dell’Inghilterra, ma da tempo immemore ormai l’aquila dalla coda bianca manca all’appello. L’enorme rapace è stato cacciato fino all’estinzione circa 240 anni fa.
Una fondazione benefica dedicata alla conservazione e alla ricerca della fauna selvatica, la Roy Dennis Wildlife Foundation afferma: “Sono una parte mancante della biodiversità originaria dell’Inghilterra e sono stati completamente scomparsi a causa delle attività dell’uomo”.
Ma una piccola speranza arriva da sei piccoli rapaci. Come riporta il quotidiano The Guardian, lo scorso Agosto questi teneri piccoli furono liberati sull’isola di Wight con la speranza che un giorno avrebbero di nuovo sorvolato i cieli del sud della Gran Bretagna.
Uno dei membri del comitato consultivo governativo Natural England, Tony Juniper ha dichiarato al quotidiano: “Il ritorno di questi spettacolari uccelli in Inghilterra è un punto di riferimento per la loro conservazione”. E ha aggiunto: “Spero vivamente che serva come dimostrazione pratica del fatto che possiamo effettivamente invertire il declino storico del nostro territorio naturale ormai impoverito “.
Il ritorno di queste aquile è stato ottenuto da uno sforzo congiunto tra il governo e i gruppi ambientalisti, basato su un successo simile ottenuto precedentemente in Scozia. Durante gli anni ’70, la Scozia rilasciò una manciata di aquile dalla coda bianca, chiamate anche aquile di mare, e nei decenni successivi si preoccupò di osservarli e monitorare la loro riproduzione. Ad oggi, se ne contano circa 130 di queste coppie “allevate” in Scozia. E considerando il fatto che questi animali non si riproducono per i loro primi cinque anni di vita, rendendo la loro riproduzione un processo alquanto lento, il risultato ottenuto è da ritenere un successo strepitoso.
I sei piccoli rapaci sono stati prelevati proprio da questo gruppo.
Uno dei volontari per Forestry England che ha contribuito a monitorare gli uccelli, Jim Willmott, è un residente dell’Isola di Wight e ha osservato da vicino i loro progressi: “All’inizio sono rimasti per lo più all’interno del nido e trascorrevano molto tempo a dormire, ma poco dopo si sono avventurati sui trespoli, muovendosi e cercando di trovare l’equilibrio”.
Il volontario aggiunge: “Poi arrivarono il salto e il battito delle ali, e, quando meno me lo aspettavo, uno di loro fece il suo primo volo. L’uccello sembrò sorpreso e contento quanto me.”
Secondo la Roy Dennis Wildlife Foundation, l’Isola di Wight è stata scelta per diversi motivi. In primis, è l’ultimo posto, nel sud dell’Inghilterra, noto come luogo in cui erano soliti vivere. Nello specifico, l’ultima coppia fu vista nel 1780 sulla Culver Cliff dell’Isola di Wight. La zona, inoltre, è ricca di potenziali siti di nidificazione e vanta foreste e scogliere che possono “riparare” le nuove famiglie dal mondo esterno.
Ill fondatore della Roy Dennis Wildlife Foundation, Roy Dennis, ha dichiarato al quotidiano The Guardian: “La popolazione di aquile dalla coda bianca stabilita nel sud dell’Inghilterra si connetterà e sosterrà altre popolazioni di questi uccelli emergenti nei Paesi Bassi, in Francia e in Irlanda, con l’obiettivo di ripristinare la specie in questa zona dell’Europa”.
Sulla base di un piano quinquennale, la colonia dell’Isola di Wight sarà sostenuta annualmente dal rilascio di nuovi uccelli. Questi esemplari non saranno in grado di riprodursi almeno fino al 2024, ma fino ad allora, saranno posti sotto la sorveglianza dei funzionari del progetto, grazie all’ausilio di minuscoli trasmettitori collegati a ciascun rapace.
“Se sei abbastanza fortunato da vedere un’aquila dalla coda bianca volare sul tuo giardino, ti preghiamo di inviarci i dettagli utilizzando il nostro nuovo modulo di segnalazione online”- questo è l’invito del fondatore Roy Dennis, sul suo blog, al fine di tracciare i movimenti dei giovani uccelli in modo più dettagliato – “Dato il modo in cui questi rapaci viaggiano su villaggi e persino città, c’è la possibilità di vederne uno ovunque tu viva, quindi continua a cercarli, ma per favore resta a casa e stai al sicuro”.
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