Per gli esseri umani, l’esperienza degli altri rappresenta un modo per apprendere: anche i cani imparano dai loro simili oppure no?
Negli esseri umani l’esperienza è alla base dell’apprendimento. Per imparare, infatti, non solo è utile ciò di cui si fa esperienza di persona, ma anche ciò di cui fanno esperienza gli altri esseri umani. Il fenomeno, chiamato apprendimento sociale, è influenzato da diversi fattori tra i quali l’educazione ricevuta e soprattutto la socializzazione. Negli animali, in particolare nei cani, la situazione non è poi molto diversa. Il modo con cui i cani interagiscono tra loro e comunicano ha da sempre interessato molto etologi e studiosi, che si sono a lungo interrogati circa la possibilità o meno dei cani di imparare dall’osservazione dei loro simili.
Come anticipato, imparare dall’osservazione e dall’imitazione è un fenomeno che prende il nome di apprendimento sociale, in base al quale un individuo acquisisce nuove informazioni e impara nuovi comportamenti. Nel cane, questo genere di apprendimento dipende dalla socializzazione, dall’educazione fornita dagli umani, dalle esperienze passate e soprattutto dall’abitudine o meno di frequentare gli altri cani.
Studi scientifici messi a punto da etologi e psicologi hanno confermato che i cani hanno la capacità di imparare dall’esperienza dei loro simili. Questo tipo di apprendimento è considerato anche negli animali domestici un meccanismo valido perché individui con minore esperienza acquisiscano informazioni da individui più esperti. Molto importante è quindi far socializzare il cane sia con le persone sia con gli altri cani. Gli studiosi hanno infatti dimostrato come i cani adulti siano in grado di imparare nuove informazioni osservando i loro simili e gli esseri umani.
Le informazioni acquisite in base all’apprendimento sociale possono essere ricordate e replicata a distanza di tempo. L’azione o il comportamento osservato hanno la funzione di una sorta di schema di base dal quale partire per ottenere un modello più corretto di comportamento. Dal modo di agire degli altri, inoltre, i cani riescono a trarre diverse informazioni.
Ad esempio, una volta che il cane ha imparato dove si trova un oggetto potrà comunicare attraverso lo sguardo con il suo umano chiedendo che quell’oggetto venga preso o riposto. Ciò dimostra che il quattro zampe non apprende solo qualcosa di concreto come un’azione o un comportamento, ma anche qualcosa di astratto come un’informazione o una conoscenza.
I dati ricavati da uno studio del 2018, intitolato Social learning from conspecifics and humans in dog puppies, dimostrano come i cuccioli di cane riescano a risolvere un problema dall’osservazione del comportamento della madre, di altri cani adulti o degli umani. L’addestramento da parte degli esseri umani, poi, rappresenta un modo per insegnare ai cani informazioni e comportamenti. Lodare l’animale quando compie un’azione nel modo corretto permetterà di memorizzare meglio l’informazione stessa. Nel processo di apprendimento riveste un ruolo cruciale il gioco inteso come forma di socializzazione. Per questo motivo è importante favorire la socializzazione tra cani, anche nei casi in cui sembra che al proprio animale domestico i suoi simili non piacciano proprio.
Se vuoi sapere di più su come far interagire un cane con i suoi simili, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Proprio non gli interessano: cosa fare se il cane è indifferente agli altri cani
Attraverso la socializzazione, quindi, i cani possono imparare a comunicare in modo efficace tra loro e con gli esseri umani. L’apprendimento sociale consente infatti al cane di interpretare i segnali sociali degli altri esseri viventi. (di Elisabetta Guglielmi)
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