Una gatta ha annunciato e predetto il disastro del Titanic, conosciamo meglio questa storia con tutti gli altri animali della nave.
Il Titanic è affondato il 14 aprile del 1914 e da quel momento è entrato nella storia. Tutti conoscono quello che è avvenuto anche grazie al film di grande successo che ha realizzato il regista James Cameron con protagonisti Leonardo Di Caprio e Kate Winslet.
Purtroppo, l’attenzione sulla tragedia e sul relitto ha preso nuova vita nei mesi scorsi per l’avvenimento di un altro tragico incidente, quello del Titan, il sommergibile adibito a scendere negli abissi proprio per andare a visitare il relitto del transatlantico che giace a quasi 4.000 metri sul fondo dell’oceano.
Molte persone hanno perso la vita, molte altre hanno dato vita ad una serie di racconti, di leggende, di misteri sulla nave più famosa del mondo e molti ne subiscono l’ossessione. Si racconta poco, però, tutto quello che riguarda gli animali che erano presenti sulla nave o che hanno a che fare con il Titanic.
In questo articolo vogliamo parlare proprio degli animali del Titanic a partire dalla gatta Jenny che pare abbia annunciato a suo modo il naufragio per poi passare ad altri amici a quattro zampe e non solo e alle loro storie particolari e curiose.
Alcuni animali hanno perso la vita, altri sono sopravvissuti, alcuni hanno dovuto vedere morire le proprie persone di riferimento. Ma cerchiamo di fare un viaggio in questa storia iniziando da Jenny e capendo quali altri animali si erano imbarcati sulla nave dei sogni.
Jenny aveva il compito di eliminare i topi sulla nave gemella del Titanic, l’Olympic, ma venne poi trasferita per lo stesso ruolo sul transatlantico insieme ad altri gatti. Era una prassi normale a quel tempo munirsi di gatti per fermare la riproduzione dei roditori che riuscivano ad intrufolarsi nelle navi. Jenny, in particolare, aveva la sua cuccia e a lei pensavano i cuochi del Titanic.
La nave l’ha ospitata per poco tempo. Lei era incinta e prima di salpare ha dato alla luce i suoi gattini. Questi sono stati accuditi in una zona calda della nave con l’aiuto del fuochista Jim Mulholland. La nave lasciò Belfast per attraccare a Southampton e prepararsi al suo primo viaggio, ma in quella pausa, Jenny fece qualcosa di incredibile: spostò ad uno ad uno i suoi gattini e li portò giù dalla nave.
Questo comportamento sembrò molto strano a Jim, il quale lo interpretò come un brutto presagio, e decise di scendere anche lui dalla nave e non affrontare il viaggio nel quale poi ci fu il tremendo epilogo. Sono stati in molti a riprendere questa storia e ad essere convinti che Jenny sapesse qualcosa in più di quello che evidentemente sfuggiva alle persone.
Oltre alla gatta Jenny, che in realtà lasciò la nave ancora prima del primo viaggio ufficiale, c’erano altri gatti per la caccia ai topi, come già detto, ma anche altri animali, quelli di alcuni passeggeri.
Dai documenti e dalle varie testimonianze dell’epoca, pare che nel momento della partenza sulla nave fossero presenti 12 cani. C’erano cani di taglia grande e cani di taglia piccola, tutti con i loro padroni. Quando la nave affondò e l’emergenza si era ormai palesata, molte persone furono imbarcate sulle scialuppe, ma nessuno pensava a salvare i cani.
Quelli che avevano i cani piccoli riuscirono a nasconderli sotto il cappotto e portarli sulla scialuppa. Infatti, se ne salvarono solamente tre: un Pechinese e due Pomerania. Gli altri, purtroppo, non ce la fecero. Incredibile, ad esempio, la storia dell’alano che la sua padrona non ha voluto lasciare in alcun modo. Nonostante lei potesse imbarcarsi sulla scialuppa e salvarsi, non ha voluto separarsi dal suo cane e si dice sia stata poi ritrovata abbracciata a lui da una barca di salvataggio, entrambi erano ormai senza vita.
Un’altra avvincente storia è quella del cane Rigel che si racconta ormai da anni nel web ma della quale non si ha conferma. Rigel era un Terranova che cadde in acqua e perse il suo proprietario, uno degli ufficiali. Dopo quasi un’ora e mezza, si dice, la nave che era accorsa sul posto sentì abbaiare dall’acqua e si accorse solo in questo modo che c’era una scialuppa che stava per andare a sbattere. Uomini e donne al suo interno erano stremati.
Si dice che sul Titanic ci fosse anche molto pollame perché degli uomini stavano trasportando galli, galline e pulcini dalla Francia. Infine, si racconta di Elizabeth Ramel Nye che si era imbarcata portando con sé un canarino giallo. Non si sa che cosa sia successo, è molto probabile però che si sia salvato trattandosi di un uccellino in grado di spiccare il volo come e quando vuole.
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