Animali sul set: chi li protegge e come sono assunti

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By Francesca Ciardiello

Curiosita

Molti diventano delle vere e proprie star della Tv e del cinema, ma chi tutela il benessere degli animali sul set? Tutto quello che c’è da sapere.

Animali sul set
Animali sul set: condizioni, diritti e tutela (Foto Pixabay)

Per alcuni sono alla pari dei grandi attori di Hollywood: gli animali sul set rientrano a pieno titolo tra le stelle del cinema ma anche della Tv nostrana, comprese le pubblicità. Ci sarà di certo capitato di innamorarci alla vista del cagnolino di una nota marca di carta igienica oppure di restare affascinati dall’eleganza del gatto di un cibo fatto apposta per loro. Ebbene anche gli animali sono parte integrante dei set del piccolo e grande schermo. Ma chi pensa al loro benessere e come si assoldano questi particolari ‘attori’? Tutto quello che c’è da sapere nell’articolo qui di seguito.

Animali sul set: i segreti dello schermo

Rin Tin Tin
Rin Tin Tin: una scena tratta dal film (Foto Pixabay)

Ci sarà capitato non solo di vederli in Tv ma anche magari citati nei titoli di coda alla fine del film: chi non si è innamorato della tigre protagonista di ‘Vita di Pi’ oppure dei dalmata protagonisti de ‘La carica dei 101’? Insomma gli animali possono davvero entrare nel cuore di chi li vede esibirsi come dei veri e propri attori, anzi in alcuni casi anche meglio. Si tratta non solo di cani e gatti, ma anche di cavalli, elefanti, scimmie e molte altre specie. gli amanti degli animali però si saranno posti un quesito: come vivono gli animali sul set? Chi pensa al loro benessere? Saranno sottoposti a ritmi e condizioni massacranti?

Prima di rispondere a queste domande, è bene chiarire che nella grande maggioranza dei casi si tratta di una complessa costruzione digitale e meccanica fatta al Pc. Solitamente si copiano i movimenti base dell’animale in carne e ossa, e si creano sullo schermo dei robot molto simili agli originali perché appunto ne riprendono le sembianze.

Chi tutela gli animali ‘attori’

il cane di Rex
Il cane di Rex (Foto Pixabay)

Se non si hanno le possibilità economiche di fare questo tipo di lavoro, la sola alternativa è quella di ‘arruolarli’, prelevandoli direttamente dallo zoo, dal circo o da un allevatore specializzato. Negli USA vi è un’organizzazione che si occupa della tutela e del benessere degli animali sul set, la American Humane Association: dal 1877 essa è impegnata a vigilare sulla sicurezza e il benessere degli animali nonché a regolamentare la loro partecipazione sul set.

E in Italia? Purtroppo da noi non esiste un regolamento o un protocollo con delle norme che regolano l’uso e l’impiego di animali. Vigono solo leggi molto generali (e generiche) e procedure diverse da comune a comune: non a caso infatti spesso la troupe cinematografica si sposa nella zona dove i controlli e le norme sono meno ‘rigide’. Pensiamo alla scena della macellazione della mucca in ‘Baarìa’, girata in Marocco poiché in Italia non sarebbe stata consentita (Approfondisci qui: Cinema e TV: storie di crudeltà e maltrattamenti di animali sul set)

Quando si girano film in Italia, gli animali devono essere corredati di tutta la documentazione sanitaria necessaria. Inoltre è importante che vi siano addetti alla tutela e al benessere degli animali, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di lavoro, le modalità di trasporto e i tempi di ripresa e di attesa sul set. Prima che il film esca nelle sale vi è un previo controllo del girato che dovrà avere, o meno, l’assenso per la diffusione finale.

Tutela degli animali sul set: l’Enpa

Dalmata
Cane Dalmata: come quello de ‘La carica dei 101’ (Foto Pixabay)

L’Ente nazionale per la protezione degli animali, nota come Enpa, è la più antica e la più grande associazione animalista italiana. Sono i responsabili di questa associazione a controllare il girato prima della trasposizione sul grande schermo e funziona come la vecchia censura. Non sono ammesse scene di violenza gratuita, messaggi ambigui, scene che incitano alla violenza sugli animali. Purtroppo solo guardando il girato non è possibile ricostruire eventuali maltrattamenti sugli animali, quindi bisognerà per forza affidarsi alla sensibilità del regista e dei produttori.

I diritti degli animali si rifanno alla cosiddetta ‘Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale’, che si preoccupa dell’etica e del rispetto verso l’ambiente e gli esseri viventi. I suoi punti si possono facilmente sintetizzare:

  • ogni animale ha dei diritti,
  • il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini tra loro,
  • l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale

Ecco nello specifico tutti gli articoli, con particolare attenzione agli articoli 7 e 13 :

Art. 1: tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.

Art. 2: ogni animale ha diritto al rispetto e l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli. Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.

Art. 3: nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli. Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.

Art. 4: ogni animale selvatico deve vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico. Ogni privazione di libertà è contraria a questo diritto.

Art. 5: ogni animale ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà proprie della sua specie.

Art. 6: l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.

Art. 7: ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un’alimentazione adeguata e al riposo.

Art. 8: la sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell’ animale.

Art. 9: l’animale deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti dolore, anche se destinato alla macellazione.

Art. 10: nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’ uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale.

Art. 11: ogni atto di uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.

Art. 12: ogni atto di uccisione di un gran numero di animali selvatici è un genocidio, cioè un delitto contro la specie (ma anche l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale).

Art. 13: l’animale morto deve essere trattato con rispetto; le scene di violenza sugli animali devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.

Art. 14: le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo; i diritti dell’ animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.

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F.C.

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