Quali sono gli animali sacri nel mondo e come hanno conquistato questa loro preziosa fama? Tutto quello che c’è da scoprire su queste credenze.
Prima di scoprire quali sono gli animali sacri al mondo e quali credenze e miti popolari sono legati ai vari esemplari, è fondamentale partire dal concetto di sacralità dell’animale. In un mondo dove troppo spesso si sentono notizie di violenze e maltrattamenti, sembra quasi impossibile che alcune religioni rispettino l’animale fino al punto di renderlo ‘intoccabile’. D’altra parte il mondo è un luogo pieno di sorprese e di certo vi sono religioni e credenze diverse dalla nostra, che partono dal mondo animale e lo rendono il fulcro di tutta l’esistenza umana. Tutto quello che c’è da sapere sugli animali sacri nel mondo e come hanno guadagnato questa loro fama fin dai tempi più antichi.
C’è sempre da imparare dalle antiche civiltà, e questa ne è solo l’ennesima dimostrazione! Tradizioni e culture diverse hanno dimostrato che la figura dell’animale è considerata in maniera differente a seconda delle credenze proprie di quella cultura: non a caso alcuni animali sono considerati sacri per alcune religioni e completamente banditi da un’altra. Come per gli animali totem della cultura celtica, è lecito chiedersi dove nasce la sacralità dell’animale. Le radici di questa preziosa caratteristica ha radici molto antiche: si associavano caratteristiche divine ad alcune tipologie di animali.
La stessa attenzione per il valore etico del consumare o meno carne animale, ha messo in luce su questo problema. D’altra parte nel Vangelo si parla della moltiplicazione dei pani e dei pesci durante le nozze di Cana, ma non vi è alcun accenno al consumo di carne. Ecco quali sono tutti gli animali sacri nelle varie culture e tutti i significati ad essi associati.
Dopo l’accenno alla sacralità dell’animale nelle varie tradizioni e religioni, vediamo nello specifico perché alcuni esemplari, e non altri, sono considerati sacri e su cosa fondano il loro prezioso simbolismo.
Addirittura eletto a simbolo nazionale, l’elefante è impresso sulle bandiere di questo meraviglioso Paese del sud- est asiatico fin dal 1917. Questo esemplare bianco rappresenta il simbolo della nobiltà e della prosperità del luogo, ancor di più per la sua attuale rarità. Infatti l’elefante bianco è in pericolo di estinzione, a causa della caccia e della modifica del suo habitat naturale. Solo nei santuari è possibile vederli allo stato selvatico.
Se ci capita di fare un viaggio in India non dovremo meravigliarci di come le mucche passeggino in strada come siamo abituati a vedere i cani da noi. L’animale è sacro, tanto da non essere né toccato né disturbato in alcun modo. Al massimo vi sarà possibile dar loro del cibo o dell’acqua. Non troverete mai nessun ristorante che vi servirà carne di mucca. Pare sia addirittura di cattivo auspicio uccidere una mucca! Nell’Induismo infatti questo animale è considerato il simbolo della vita, e le è dedicata anche una festa. In questa occasione le mucche vengono adornate e lavate come ‘ospiti d’onore’. Solo nell’antica India gli esemplari che non fornivano latte venivano sacrificate.
Fin dai tempi degli aztechi, tre animali hanno condiviso lo scettro di animale sacro nella cultura mesoamericana: il serpente, l’aquila e il giaguaro. I motivi della loro sacralità sono tutti differenti: il rettile rappresentava la fertilità, l’austero volatile la guerra e il terzo le montagne, la forza e il potere. La sua fisionomia ma soprattutto la sua abitudine di agire di notte associa questo animale alla notte e all’oscurità. Ma la sua figura non è solo ‘negativa’: infatti il felino è anche associato alla cura materna per la sua prole, oltre che per i suoi poteri magici.
Protagonista dell’oroscopo cinese, la tigre è per i cinesi una delle quattro divinità celesti. Condivide il ruolo con la tartaruga, il drago e la fenice. Questo felino, detto Byakko, è il guardiano degli insegnamenti dell’umanità, oltre a detenere il primato su tutti gli altri animali e le montagne. E’ simbolo della giustizia e della virtù, sebbene in molti casi la sua figura è legata al concetto di guerra (non a caso è stata utilizzata dagli imperatori come fregio simbolico per il loro esercito).
Per la popolazione celtica, il cinghiale rappresentava il coraggio e la forza, ma anche la profezia e la magia. Nella parte occidentale dell’Europa esso è stato eletto a simbolo di protezione dal pericolo e dalla salute. Non a caso era frequente l’uso di sacrificare il cinghiale prima di partire per la guerra, durante le feste che si organizzavano prima della partenza. La femmina del cinghiale rappresenta la sensualità, oltre che il simbolo della dea cacciatrice Arduinna. Ancora oggi in alcuni Paesi del Nord Europa è diffusa la vendita di amuleti e oggetti di culto, ispirati proprio a questi animali.
Perché gli Egizi adoravano il gatto? Perché si credeva che questo animale possedesse lo spirito delle divinità e si doveva adorare appunto come la sacra figura che rappresentava. Non a caso vi sono numerosi reperti che raffigurano gatti sia come statue sia come sarcofagi. Sebbene il ruolo sacro del gatto venisse condiviso con il simbolo del serpente, del falco e del coccodrillo, nulla come questo felino era in grado di simboleggiare l’eleganza e la potenza delle egiziane.
Sebbene nelle regioni occidentali del mondo può capitare di assaggiare della carne di cavallo negli stand dello street food locale, in realtà esiste una razza di cavalli sacra negli Stati Uniti d’America. Addirittura è stata stilata una Legge, nel 2007, che asserisce la nobiltà di questo animale e che ne vieta l’uccisione, tanto meno i consumo. Si chiamano ‘mustang’ e sono protetti nelle aree demaniali americane. È vietato abbatterli ma anche avvelenarli: le pene per le violazioni sono piuttosto severe.
Sebbene di indole dispettosa e capricciosa, le scimmie sono, per la leggenda, la reincarnazione del dio Hanunam e, come tali, non possono essere violate. Purtroppo però il loro comportamento indisciplinato crea non pochi problemi alle popolazioni locali, che si trovano a far fronte ai problemi di ordine pubblico causati proprio da questi animali. Dato che a loro è concesso vivere in completa libertà, esse invadono spazi e occasioni pubbliche, dando origine al caos.
I lemuri invece sono stati paragonati ad animali comuni, a differenza di come erano considerati in Madagascar: qui erano adorati come divinità e non era concesso far loro del male. Ma ora pare che tutta questa sacralità sia andata perduta, se si considera che è aperta la caccia a questo esemplare da parte delle tribù locali.
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F.C.
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