Animali in ufficio: stress ridotto e produttività alle stelle

Animali in ufficio: stress ridotto e produttività alle stelle

Dalle università all’ufficio: la nuova regolamentazione per gli animali auspica a un livello di stress ridotto nei loro collaboratori.

Jack russel terrier davanti al computer in ufficio
Cane alla scrivania (Pixabay Aristal – Amoreaquattrozampe.it)

Per migliorare la qualità delle ore di lavoro dei dipendenti che svolgono le loro attività in ufficio, oppure per coloro che si recano ogni mattina nelle sedi universitarie di appartenenza, una nuova regolamentazione ha finalmente stabilito la possibilità di portare con sé i propri animali da compagnia sul luogo di lavoro.

Animali in ufficio: stress ridotto nei dipendenti e “produttività” alle stelle

In seguito a uno studio condotto dai ricercatori dell’”Università Iuav di Venezia“: svolgere la propria attività lavorativa al fianco del proprio animale domestico ridurrebbe considerevolmente lo stress dei dipendenti e aumenterebbe consecutivamente la loro produttività.

Gatto grigio striato a lavoro in ufficio
Gatto al pc (Pixabay _mina_ – Amoreaquattrozampe.it)

Pertanto, alla luce dei risulati ottenuti grazie alla ricerca, la facoltà di Architetettura dell’università veneziana si vedrebbe attualmente a favore dell’iniziativa che promuove la possibilità di portare con sé – sul luogo di lavoro – cani e gatti. L’approvazione del regolamento è stata al momento prevista per le sedi universitarie di riferimento connesse allo Iuav, in seguito al riconoscimento degli effetti positivi che la presenza degli animali apporterebbe a coloro che svolgono le loro attività in sedi accademiche e non.

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In alternativa, invece, per affronare (a distanza ma) sempre in modo efficace il timore che il proprio animale da compagnia possa sentirsi solo rimanendo da solo in casa mentre ci si trova sul posto lavoro gli esperti consigliano ai dipendenti di utilizzare la videocamera “Laxihub” da connettere al tuo smartphone.

Animali in ufficio: pro e contro

Un’analisi – invece – sulle effettive ripercussioni positive o negative che tale inziatiava potrebbe avere, non solo sul benessere dell’uomo, ma anche dei quattro zampe che ne saranno coinvolti, risulta più che lecita da affronatare. Se oltre a una maggiore produttività la presenza di animali domestici in spazi accademici e lavorativi aumenterebbe anche il livello di empatia tra i dipendenti come potrebbero sentirsi i cani e i gatti inseriti in questo nuovo ambiente?

Jack russel terrier alla scrivania di un ufficio
Cane tra i documenti (Pixabay Aristal – Amoreaquattrozampe.it)

A rispondere miratamente a tali perplessità sono sempre i portavoce dello Iuav, spiegando come questa iniziativa preveda per il suo svolgimento – nel corso di questa sua prima sperimentazione – in spazi dedicati, come, ad esempio, delle aree verdi limitrofe agli uffici particolarmente adatte alla pemanenza di animali da compagnia. Il loro accesso, inoltre, sarà limitato o non permesso in altre sedi come quelle bibliotecarie o durante lo svologimento di manifestazioni.

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