Animali in fin di vita: cosa pensano e cosa fanno prima di lasciarci

Animali in fin di vita: cosa pensano e cosa fanno prima di lasciarci

Qual è stato il suo stato d’animo prima della fine imminente? Questo il pensiero di molti padroni: alcune ricerche hanno svelato cosa fanno e cosa pensano i nostri animali in fin di vita.

Animali in fin di vita
(Foto AdobeStock)

A cosa pensava il nostro animale prima di lasciare questo mondo? Avrà sofferto o ha finalmente trovato la pace? Queste sono solo un paio delle domande che il padrone di ogni animale domestico si pone quando perde il suo amico a quattro zampe. E’ opportuno chiedersi anche cosa avremmo potuto fare noi per lui e cosa realmente abbiamo fatto per farlo sentire meno solo negli ultimi istanti della sua vita. Ecco cosa svelano alcune ricerche su cosa pensano e cosa fanno gli animali in fin di vita.

Il lutto per i padroni: si può superare il dolore?

Bambino piange il suo cane
(Foto AdobeStock)

Possiamo far abituare un cane o un gatto alla morte del proprio padrone, ma non c’è un ‘prontuario’ per reagire al vuoto che lascia in noi umani un animale domestico. Si tratta di un vero e proprio lutto, che ha un forte impatto psicologico sul padrone in particolare e sull’intera famiglia in generale.

Per chiedersi cosa significa perdere un compagno così prezioso, è forse utile indagare sul tipo di rapporto che si è riusciti a costruire con lui. Non bisogna mai fare l’errore di sottovalutare la morte di un animale, con la frase che spesso è pronunciata da chi non ha mai avuto il privilegio di instaurare un rapporto così intenso: ‘In fondo era solo un animale!’. No, non lo era. Ed era anche più di un essere umano, in alcuni casi. La tendenza ad umanizzare l’animale non riflette un rapporto d’amore unilaterale, bensì uno scambio reciproco di emozioni e necessità soddisfatte.

Non si tratta solo di dolore, ma anche di rispondere ad una serie di dubbi e interrogativi su ciò che noi, da padroni, abbiamo fatto per il nostro animale fino alla sua morte. Se gli adulti tendono a razionalizzare e riescono ad esprimere il loro dolore, i piccoli umani tendono a vivere nel senso di colpa, come se non avessero fatto abbastanza per i loro amici a quattro zampe (e non). La morte del cane deve essere spiegata al bambino e bisogna trovare insieme il modo per superarla.

Animali in fin di vita: cosa provano e cosa fanno

Animali in fin di vita
(Foto AdobeStock)

La risposta è data dai veterinari, che spesso si trovano da soli a fronteggiare gli ultimi sguardi sofferenti di un animale che sta per lasciare questo mondo. Purtroppo la risposta su cosa provano e cosa fanno gli animali in fin di vita è strettamente legata al comportamento, purtroppo frequente, dei loro amati padroni. Il cane, così come il gatto e altri animali che hanno vissuto un intenso legame col padrone, lo cercano con lo sguardo e si sentono estremamente soli quando non lo vedono.

Se vedono intorno a loro solo volti ‘semi-estranei’ come quelli del veterinario e dei suoi assistenti si sentono soli, e anche terribilmente impauriti. E per giunta in un posto, lo studio del veterinario, spesso associato a traumi ed esperienze da dimenticare (come ad esempio vaccinazioni, interventi etc.).

Non la si può (né la si deve) considerare codardia, ma spesso la maggior parte dei proprietari non riesce ad assistere al momento della fine: non riesce a sopportare il vedere il proprio animale spegnersi davanti ai suoi occhi. Ma se questo aiuta o allevia il dolore del ‘non vederlo soffrire’, sull’animale ha un effetto molto più devastante.

Se dopo di lui, un umano può avere un altro animale, non vale lo stesso per l’animale che se ne va: per lui siamo noi umani il suo mondo, l’unica persona da amare e a cui obbedire. Numerose e frequenti sono le storie di cani che restano ad aspettare eternamente il ritorno del loro padrone defunto, come quelle dei gatti che vegliano sulle tombe dei loro amati umani: serve altro per capire che cosa prova un animale per noi?

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Animali in fin di vita: l’allarme dei veterinari

Cane sofferente
(Foto Pixabay)

La scelta dell’eutanasia del cane o del gatto o di qualsiasi altro animale è una delle più difficili da prendere per un essere umano: non si è mai davvero pronti a lasciare andare un animale, benché vederlo soffrire sia altrettanto atroce. La mente ‘si attacca’ ai ricordi: il primo incontro, le passeggiate e anche i momenti difficili superati insieme. Ci siamo sempre stati l’uno per l’altro e ora, nel momento finale della sua vita, cosa possiamo fare per lui?

I veterinari sono molto concreti nella risposta: non lasciarli soli. Mettere da parte il proprio dolore e accompagnarli fino al momento in cui chiuderanno gli occhi per sempre. Nessuno dice che sia facile, anzi, ma è l’estremo atto d’amore che dobbiamo ai nostri amici.

Non aggiungiamo anche un senso forte di smarrimento oltre alla sofferenza fisica del nostro animale: penserebbero di essere stati abbandonati nel momento più difficile, cosa che loro non avrebbero mai fatto!

Francesca Ciardiello

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