E’ un atteggiamento che ci si aspetta solitamente solo dai cani, eppure anche i gatti giocano a prendere oggetti: tutto quello che c’è da sapere su questo passatempo.
Chissà perché alcuni comportamenti sono così radicati nel nostro immaginario, che ci risulta difficile assegnarli ad altre specie: eppure anche i gatti giocano a prendere oggetti, esattamente come fanno i cani. Ma cosa spinge i felini ad assumere tale atteggiamento nei confronti delle cose dentro e fuori casa? Le risposte su questo bizzarro comportamento di recupero potrebbero sorprenderci.
Il gatto come il cane: i comportamenti che copia da Fido
E’ un cane ‘travestito’ da Micio? A volte questa domanda potrebbe sorgere spontanea, quando vediamo il felino di casa comportarsi esattamente come farebbe Fido. In fondo sono poi così diversi? Non si direbbe, soprattutto quando si lasciano trasportare all’esterno per poter fare comodamente i propri bisogni all’aria aperta.
In realtà questo comportamento non è ‘spontaneo’ nel felino, bensì interessato: infatti se si rende conto che facendo quella determinata azione riceverà una ricompensa, di sicuro lo metterà in atto (perché capisce che gli conviene). Altri felini adottano invece un atteggiamento protettivo nei confronti della famiglia, restando a vigilare la porta di casa e gli ingressi.
E chi ha detto che Micio è un animale troppo solitario e indipendente per richiedere coccole al suo umano preferito? Molti padroni possono infatti confermare che non è così: molti felini vanno alla ricerca di attenzioni e risultano molto legati ai propri padroni. Quindi bando alle dicerie sui felini anaffettivi!
Gatti giocano a prendere oggetti: la ricerca
Uno studio recente dell’Università della Pennsylvania ha dimostrato come i gatti assumano questo atteggiamento tipicamente canino approfondendone i particolari. Innanzitutto ben il 94% dei 1000 padroni di gatti intervistati hanno confermato che è tipico (anche) dei felini riportare indietro gli oggetti. Ma di quali cose si tratta?
Nella maggioranza delle volte non si trattava solo dei loro giocattoli ma anche di oggetti di uso umano quotidiano. In alcuni casi i gatti riportavano cose che cadevano accidentalmente dalle mani dei padroni, mentre in altre occasioni gliele riconsegnavano di loro spontanea volontà: in nessuno dei due casi i felini venivano invogliati (tanto meno costretti) a farlo. Insomma il comportamento copiato dai cani è comunque una volontà del micio, ma una imposizione alla quale si sottomette.
Secondo l’esperto James Serpell è possibile che i gatti fossero non costretti bensì stimolati a farlo, perché in questo modo riuscivano a connettersi col padrone, a instaurare con lui una relazione di gioco e dunque di interazione prolungata ma non troppo: infatti sembravano annoiarsi ben presto di questo passatempo.
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Gatti giocano a prendere oggetti: razze e condizioni
Da alcuni sondaggi pare che alcune razze di gatti siano particolarmente portate al recupero di tali oggetti: si tratta del Bengalese, Maine Coon e Siamese. Ma non solo: pare che i più stimolati fossero i gattini e non gli esemplari adulti che, insieme alle forze, perdevano anche lo stimolo rispetto a passatempi di questo genere.
A differenza dei cani che da sempre sono stati stimolati al riporto dall’uomo perché attività molto utile nella caccia, i felini da sempre riportano ai padroni dei ‘doni’ particolari (spesso infatti il gatto porta il topo morto in bocca). Pare inoltre che questi ultimi debbano essere in qualche modo attratti dall’oggetto che cadendo fa rumore o si rompe o comunque che attira la sua attenzione.
Infine può anche capitare che i gatti si rifiutino di portare indietro le cose afferrate o lanciate dal padrone, proprio ad affermare l’idea del possesso e della loro precisa volontà di stabilire come e quando giocare.