La scienza svela come e perché i cani possono mentire ai loro umani: il fido lo fa senza malizia eppure può riuscire a trarci in inganno.
Se “una bugia a fin di bene vale più di cinquecento verità“, come ammette Aldo in una scena cult del film “Chiedimi se sono felice”, lo stesso sembra che valga anche per i nostri amici con la coda. I cani – spiegano gli studiosi – sanno mentire. Eppure il loro modo di ingannarci non avrebbe delle reali conseguenze negative sul nostro rapporto con loro. I cani mentono per motivi diversi, ma cosa li spinge a farlo e, soprattutto, in che modo possono dirci una bugia? Gli esperti hanno dato una risposta per ciascuno dei quesiti appena citati.
Oltre a poter misurare l’intelligenza del cane adesso si può anche capire quando il fido ci mente e il motivo per cui, nella maggior parte dei casi, il cane adotta questo comportamento. Una delle principali motivazioni è legata al fatto che un cane non vorrebbe finire nei guai dopo aver commesso una marachella. E dunque può tentare di ricorrere ad alcuni escamotage per dissimulare il danno appena commesso.
Uno dei punti di forza del fido, nei nostri confronti, è sicuramente la sua capacità di osservare le nostre azioni. I cani sanno comunicare molto bene con i loro umani di riferimento e ciò gli consente di capire molto bene quale potrà essere la loro reazione di risposta, ad esempio, a un loro preciso comportamento. La buona memoria del cane lo aiuta a registrare le espressioni facciali e le reazioni dell’uomo, in modo tale da anticipare le sue mosse in caso ve ne fosse bisogno.
Il fido apprende per lo più in maniera istintiva quest’abilità di mentire riuscendo a “manipolare” la sua famiglia di umani per raggiungere un determinato obiettivo. Grazie al meccanismo di causa effetto, a cui il cane fa affidamento nell’arco della sua vita per imparare cosa sia giusto o meno, a seconda delle reazioni che avrà a tal proposito il suo umano di riferimento. Tendenzialmente se un cane adotta un comportamento degno di nota riceverà un premio, questo lo aiuta a connettere più facilmente le loro azioni a determinati risultati.
Un esempio abbastanza gettonato di una tipica menzogna del fido è quella di far finta di non aver ricevuto il cibo durante la giornata per riuscire a ottenere uno spuntino extra rispetto alla sua abituale porzione.
Oltre a sapere decifrare l’intenzione delle nostre azioni, il fido conosce bene quelle che sono le nostre emozioni. A partire da questa “debolezza” dell’uomo il fido potrebbe trarre vantaggio da essa, in alcuni casi, provando ad approfittarsi – seppur in maniera bonaria – di un momento di tristezza del suo umano per ricevere più coccole del solito. Oppure per ottenere il permesso di un’uscita extra all’aria aperta o un ulteriore assaggio del suo snack preferito al di fuori dell’orario consentito.
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