Un elisir di lunga vita per i nostri quattro zampe? A volte basta fargli fare amicizia: perché i cani socializzati vivono di più rispetto agli altri.
Come nel caso degli esseri umani, anche il cane è un animale abituato e che ha bisogno di stare in mezzo agli altri, simili e non. Fin dal principio questo animale, discendente dai lupi, ha vissuti in branco, rispettando una gerarchia e condividendo bisogni e vantaggi con altri esemplari della stessa specie. Ma come mai si è scoperto che i cani socializzati vivono di più rispetto agli altri? Forse la ragione è da ritrovarsi proprio nelle sue origini: tutto quello che c’è da sapere.
E’ sbagliato usarli come sinonimi poiché un cane socievole non è la stessa cosa di un cane socializzato. Come già abbiamo detto, questo animale è abituato a stare in branco e dunque in una famiglia composta anche da umani perché ragiona non come singolo esemplare ma come un gruppo, un ‘noi’. Ma qual è un cane socievole? Quello che si diverte a stare e giocare in mezzo agli altri e ci sta bene.
Uno socializzato non ha problemi a interagire coi suoi simili ma può facilmente scegliere di non starci insieme e giocare con gli altri, perché semplicemente non gli fa piacere. A volte sono solo i padroni a crearsi dei problemi della poca ‘socievolezza’ del cane, ma all’animale non crea alcun disagio perché fa parte del suo carattere e del suo modo di comunicare.
L’errore più comune che si tende a commettere è quello di associare la possibilità di vita più lunga alle disponibilità economiche e alle condizioni di vita familiari in cui si ritrova a vivere Fido: eppure non sono questi i fattori che determinano la durata della sua permanenza su questa terra. Infatti pare che le relazioni sociali che l’esemplare riesce a instaurare coi suoi simili (e non) hanno un’influenza maggiore sulla sua salute.
Non a caso infatti le famiglie ricche, ovvero quelle con disponibilità economiche maggiori, hanno spesso dei cani che vivono meno o comunque soggetti maggiormente alle malattie. Ma come si spiega questo fenomeno? Solitamente chi spende tanto per prendersi cura della salute del cane lo tiene maggiormente sotto controllo, dunque è più facile scoprire delle patologie in atto che magari, in contesti meno ‘attenti’, potrebbero passare anche inosservate. E’ pur vero che nelle famiglie dove ci sono i bambini, la salute dell’amico a quattro zampe può essere trascurata poiché si ha poco tempo da dedicarvi.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Serve a qualsiasi cane: come far socializzare Fido con le persone o con altri cani
Un team di ricercatori appartenenti all’Università dell’Arizona e guidati dalla biologa Bri McCoy ha evidenziato come appunto le relazioni che un cane sottoposto a socializzazione riesce a instaurare coi suoi simili abbiano un impatto assolutamente positivo sul suo benessere e sulla sua longevità. Su un campione di circa 21mila cani si sono appunto interrogati i padroni, che hanno confermato quanto le disponibilità economiche non influiscano tanto sulla salute di Fido.
Tuttavia il dibattito è ancora aperto e gli stessi risultati non possono essere considerati ‘oggettivamente validi’, poiché si basano sul racconto di esperienze personali dei padroni: per questo infatti gli studiosi non si fermeranno ai risultati raggiunti, ma continueranno ad esplorare nei legami tra l’animale e il contesto in cui riesce a relazionarsi.
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