Una bambina di cinque anni, Lyndsay Simpson, aveva un sogno davvero particolare: quello di adottare un cigno. Ha chiesto ai suoi genitori e poi alla nonna. Quest’ultima, facendo leva sulla credenza popolare, ha detto che avrebbe dovuto scrivere alla Regina Elisabetta II. Lyndsay non si è persa d’animo e con l’aiuto della nonna Carol Bax ha scritto davvero a Sua Maestà britannica. “Posso avere un cigno per almeno un fine settimana?”, la sua richiesta.
La risposta è incredibilmente arrivata, scritta da Jennie Vine, coordinatrice per la corrispondenza di Buckingham Palace: “Sua Maestà mi ha chiesto di ringraziarti per la lettera e di dirti che è un comune malinteso pensare che la Regina possegga tutti i cigni del Regno Unito. In realtà, Sua Maestà possiede solo i cigni non marcati in acque libere e ne esercita la podestà solo su quelli di alcuni tratti del Tamigi e degli affluenti circostanti. È bene ricordare che essendo selvatici, i cigni sono animali protetti dal Wildlife and Countryside Act del 1981”.
Insieme alla lettera di spiegazioni, è arrivato anche un manuale sul censimento del cigno reale, che aiuterà la piccola a saperne di più. La nonna della bambina si è mostrata contenta della risposta della Regina: “Sua Maestà è stata molto dolce a rispondere a una bambina di cinque anni e ha fatto un gesto assolutamente straordinario visti i suoi impegni e le difficoltà”. Poi ha concluso: “Lyndsay era felicissima. Di certo non dimenticherà mai più quello che è successo”.
Salvato e adottato da un calciatore
Ha avuto un lieto fine la vicenda del cigno giovane trovato sull’orlo della morte, che si è ripreso grazie a un adolescente che con il suo intervento lo ha salvato. Il quindicenne Joshy Martin vive a Melbourne, in Australia, dove sua zia Carla Penn gestisce il gruppo di recupero e riabilitazione di animali, Warriors 4 Wildlife.
Nei giorni scorsi, dopo che qualcuno ha chiamato per segnalare che un cigno è stato catturato in una rete di pesca in un lago vicino, Joshy si è offerto volontario per partecipare all’azione di salvataggio. Quando arrivarono sul posto, la situazione sembrava senza speranza. Il “corpo senza vita, freddo e rigido del cigno era davanti a noi”, hanno scritto sui social network.
In tanti si sono appassionati alla vicenda del cigno, tra questi il calciatore Travis Cloke e sua moglie, Beccy, che sono stati tra i primi a fare una donazione per la cura del cigno, che peraltro è stato chiamato Clokey, proprio in onore dell’atleta.
La macabra morte di un cigno
Ha invece indignato tutti la vicenda di un cigno ucciso – probabilmente a sassate – ai giardini pubblici di Vittorio Veneto, del pieno centro della città trevigiana. Il povero volatile, infatti, dopo molte ore di agonia e grande sofferenza, aveva perso la vita venerdì scorso. L’episodio è avvenuto tre mesi fa e in molti hanno lamentato il fatto che non vi siano riprese delle telecamere a circuito chiuso.
Si è anche aperta una polemica, con tanto di richiesta di chiarimenti, sul reale funzionamento dei dispositivi di sicurezza del centro cittadino. Quanto accaduto non ha lasciato inerme la sezione trevigiana dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali. Messa una taglia di 500 euro a chi avrebbe dato informazioni utili.
GM