Cane morto carbonizzato a Termoli: “Preoccupanti sadismo e crudeltà”

Cane morto carbonizzato a Termoli: “Preoccupanti sadismo e crudeltà”

Cane trovato morto carbonizzato a Termoli, si chiedono pene più severe: “Preoccupanti sadismo e crudeltà”, spiega Piera Rosati.

cane morto carbonizzato
(CC-BY-SA-3.0)

Si torna a parlare del drammatico episodio di uccisione di un cane avvenuto qualche giorno fa a Termoli, in provincia di Campobasso. Qui, un cane da pastore maremmano da qualche mese girovagava in contrada Colle della Torre. L’animale è stato ora ritrovato carbonizzato: qualcuno lo avrebbe barbaramente bruciato vivo, come denunciato dagli stessi residenti, che in questi mesi si erano presi cura di lui. Sull’episodio è intervenuta Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection: “Ultimamente il livello di sadismo e crudeltà nei confronti degli animali è davvero preoccupante”.

Cane ucciso a Termoli: l’intervento della LNDC

Piera Rosati ha sottolineato parlando del macabro episodio, su cui indagano i Carabinieri Forestali: “Quand’anche il cane fosse già morto, è importante cercare di capire come è morto e perché il suo corpo è stato dato alle fiamme. Anche in questo caso sporgeremo denuncia contro ignoti e auspichiamo che ci sia qualcuno che voglia rompere il muro di omertà e aiutare le forze dell’ordine nelle indagini. E’ impossibile che nessuno sappia nulla”. L’attivista per i diritti degli animali, dunque, porta avanti la sua battaglia anche contro il muro di omertà contro cui molto spesso ci si scontra in questo tipo di episodi.

La presidente di LNDC Animal Protection insiste: “Sono anni che chiediamo che i reati contro gli animali vengano puniti in maniera adeguata e considerati per quello che sono: azioni gravissime che denotano una pericolosità sociale a 360 gradi. Oltre a questo, però, è necessario anche portare avanti campagne di sensibilizzazione e informazione, cosa che LNDC fa da tempo, ma serve un maggiore coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli, dalla politica alle forze dell’ordine, dalla magistratura alla scuola. Solo così si potrà cercare di ottenere un cambiamento culturale che auspichiamo per un maggiore rispetto della vita di tutti gli esseri senzienti”.

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