Negli allevamenti, ogni giorno, emergono storie estremamente poetiche, come quella di Jessica Vaccari, novella Heidi che ha deciso di dedicarsi anima e cuore alle sue capre. Oppure quella di Uccio, l’angelo custode di Caterina, Olga, Maria, Celeste, Bianchina e tutte le altre. Che non sono delle simpatiche ragazzine, ma un centinaio di galline ‘adottate’ da Angela (un nome di fantasia). La vicenda si svolge nel Salento ed è una straordinaria storia di amicizia raccontata dal Quotidiano di Puglia. Le sorelle galline hanno vissuto davvero una vita travagliata.
E la continuano a vivere. Infatti, sono praticamente clandestine poiché se l’allevamento venisse scoperto probabilmente ci sarebbero ripercussioni legali. Al momento, però, la vicenda sembra avere decisamente un lieto fine ed è sicuramente una vicenda che dà speranza. Le galline, si sa, sono delle predestinate: fino a quando fanno le uova, sono utili in un senso. Poi smettono di fare uova e quasi sicuramente finiscono nel banco frigo di un supermercato. Le più fortunate rientrano nella categoria A: allevamento a terra. Non è però il caso di Caterina e le altre.
Queste galline, infatti, erano finite in un allevamento intensivo, vivevano vicinissime e avevano un solo ruolo: fare uova in batteria. E’ strano parlare di un animale come la gallina e sottolineare che possa aver avuto una storia triste, ma tant’è. Infatti le galline di cui vi parliamo non avevano praticamente mai visto un cortile o un filo d’erba. La loro vita era tutta in batteria. A un certo punto smisero anche di fare uova.
L’arrivo di Angela
Sostanzialmente, voleva dire che era giunta la loro ora. Ma in quello che sarebbe dovuto essere il giorno più nero della loro vita, mentre venivano prese e caricate su un furgone, capita qualcosa. Nella loro vita arriva Angela, che ‘attratta’ da quelle galline chiassose si presenta all’allevamento e fa una proposta: “Quanto vuoi per queste vecchie galline che manco fanno più le uova?”.
Angela tenta di liberare le galline, che ovviamente – abituate a vivere in un certo modo – non si muovono. Restano lì come pietrificate. Quando finalmente decidono di fare qualche passo è anche peggio. Sembra che siano ubriache, hanno evidenti difficoltà a muoversi e andrà avanti così per qualche giorno. Quando si ottiene la libertà, è difficile abituarsi. Passato quel periodo, però, Caterina e le altre ripresero a fare uova. Tante uova.
E trovarono il loro angelo custode, Uccio, a cui la proprietaria decise di affidare le galline. Nascono così le storie d’amore tra animali. Da quel giorno, infatti, Uccio e le altre divennero inseparabili. Tant’è che quando Angela provò a mandare un altro cane, questo venne accolto malamente. Un errore che da quel momento in poi non è stato più ripetuto. Uccio è oggi quel guardiano che lascia le galline libere, ma le protegge a distanza, con discrezione. Soprattutto, amandole come nessuno ha mai fatto prima.
GM