Spara ad un pitbull mentre aggredisce il suo cane: legittima difesa?

Spara ad un pitbull mentre aggredisce il suo cane: legittima difesa?

Spara al pitbull che aggredisce il suo cane

Accecato dalla rabbia, un uomo di 59 anni torna a casa a prendere una pistola da guerra cecoslovacca calibro 9 per sparare al pitbull che aveva azzannato il suo cane e già mollato la presa.

Secondo quanto ricostruito, alcuni vicini allarmati da degli spari al mattino presto, hanno chiamato i carabinieri. Grazie alle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a risalire all’uomo, custode in un deposito di materiale edile a Molfetta, in provincia di Bari.

Dopo aver sparato tre colpi a brucia pelo al pitbull, il custode lo ha seppellito in un terreno adiacente, nascondendo l’arma.

Durante l’interrogatorio, l’uomo ha ammesso la propria colpa, mostrando ai carabinieri il luogo in cui aveva sepolto il corpo del cane, mentre l’arma risultava illegale. Sul posto è stato chiamato anche un veterinario che ha accertato la morte del pitbull e verificato le condizioni del cagnolino, trattato per le ferite e non in pericolo di vita.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Trani, arrestato per detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, ricettazione e uccisione di animali.

Il caso riaccende i riflettori sul tema della “legittima difesa”. E’ quanto viene evidenziato dall’Agenzia Giornalistica Italia (Agi), ricordando una sentenza della Corte della Cassazione del 2010 che aveva stabilito che “l’uccisione dell’animale altrui costituisce reato solo ove avvenga senza necessità”.

In tal caso, un uomo aveva sparato ad un pastore tedesco per difendere la moglie che cercava di salvare il proprio cagnolino aggredito dal cane. In primo grado, il Tribunale di Salò condannò. La condanna fu poi annullata dalla seconda sezione penale della Cassazione in quanto secondo i giudici l’uomo aveva agito per necessità e per “stato di necessità”, in “ogni situazione che induca all’uccisione o al danneggiamento dell’animale per evitare un pericolo imminente”.

Bisogna capire, se il caso di Molfetta possa essere inserito in questo ambito e considerato legittima difesa. Il cagnolino dell’uomo fortunatamente non è morto. L’unica vittima, il pitbull e per cui ci si chiede a chi appartenesse il cane e di conseguenza le responsabilità del suo padrone.

Guarda il video, clicca qui: spara al pitbull

C.D.

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