Orrore a Pesaro, gatto impiccato e appeso a testa in giù

Orrore a Pesaro, gatto impiccato e appeso a testa in giù

©Getty

Orribile scoperta quella avvenuta a Cagli, comune in provincia di Pesaro-Urbino, dove nella frazione Pieia una persona ha trovato uno dei gatti dei quali si prendeva cura in una colonia impiccato a testa in giù sulla porta del suo casolare. Il povero micio era sparito da circa 15 giorni e per ritrovarlo l’uomo si era rivolto all’OIPA, mobilitando le guardie zoofile a Pesaro.

Questi hanno condotto una indagine raccogliendo anche delle testimonianze delle persone residenti in zona per poi inoltrare denuncia verso ignoti con le accuse di maltrattamento ed uccisione di animali. Anche i Carabinieri della locale compagnia si sono interessati al caso e non sembrano escludere alcuna possibilità, anche quella slegata dal fatto che il gatto facesse parte di una colonia. Secondo le forze dell’ordine potrebbe trattarsi anche di un caso isolato ed indipendente, motivato soltanto dall’odio ingiustificabile verso gli animali.

Purtroppo episodi del genere sembrano verificarsi con una certa frequenza nel nostro Paese, con diverse segnalazioni di aggressioni con risvolti anche tragici ad animali. Serial killer di quattrozampe, sia cani che gatti, hanno agito impunemente da nord a sud. Uno degli ultimi orrendi episodi aveva avuto luogo in provincia di Brescia, dove nello scorso mese di febbraio una donna aveva trovato il proprio gatto sottoposto a ferite e lesioni impressionanti, frutto di una tortura prolungata e senza pietà. L’animale fu sottoposto ad eutanasia perché troppo gravi erano le sue condizioni.

Sempre nel Bresciano, a fine gennaio, erano state trovate delle polpette avvelenate disseminate da qualche ignoto maniaco che con questo gioco crudele aveva causato la morte di due cani. Ma anche all’estero le cose non vanno meglio; negli Stati Uniti un uomo ha massacrato a colpi di arti marziali i gatti del coinquilino perché sua figlia era allergica al pelo di quegli animali. Ha poi gettato i corpi in un bosco, ma è stato scoperto in seguito alla denuncia sulla sparizione dei felini inoltrata proprio dal coinquilino. E messo alle strette, l’assassino ha infine confessato.

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