Per ore il cane veglia il padrone morto non facendo avvicinare nessuno

Per ore il cane veglia il padrone morto non facendo avvicinare nessuno

E stato necessario contattare alcuni operatori del canile per far portare via Nerone, il cane che ha vegliato per ore il suo padrone morto.

Avevano un rapporto simbiotico Nerone, il cane e il suo padrone, un’ultra ottantenne di Barga, una piccola cittadina nei pressi di Lucca.

Per ore è rimasto al fianco del suo anziano amico con la speranza che si svegliasse e tornasse a giocare con lui. Nerone un cane molto mansueto era stremato e distrutto dal dolore.

All’arrivo dei soccorsi la scena è stata molto toccante, il cane non faceva avvicinare al cadavere dell’uomo nessuno.

Il personale medico è stato accompagnato all’interno dell’abitazione dell’uomo da una pattuglia dei Carabinieri di Barga, sfortunatamente è stato possibile solo constatare il decesso dell’uomo.

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Il cane era stremato dal continuo abbaiare per cercare di svegliare il suo padrone e allertare qualcuno ma comunque i suoi sforzi sono stati vani, all’arrivo del personale medico non c’era niente da fare.

E’ stato necessario contattare il canile le “Selvette” per allontanare il cane dalla salma.

Vanessa Paterni, operatrice del canile si è recata sul luogo per calmare e portare via il povero Nerone e secondo quanto riportato da La Nazione ha asserito:”Mi si è stretto il cuore a vederlo in quelle condizioni”.

“Conoscevo già il cane perché era già stato nella nostra struttura in seguito a un ricovero ospedaliero del suo amico umano”.

“Sapendo della sua indole particolarmente tranquilla mi si è stretto il cuore a vederlo in quelle condizioni, strenuamente posizionato a difesa dell’uomo senza vita, a sua volta quasi senza forze, chiuso in casa da chissà quanto tempo”.

“Tra l’altro è un bellissimo cane ancora giovane, nero e dal pelo curato. Ora sta abbastanza bene anche se è visibilmente triste perché viveva in una sorta di simbiosi con il suo proprietario”.

“Il nostro auspicio è che, una volta espletate le questioni inerenti la scomparsa di un congiunto, possa essere raggiunto da un parente del defunto e lasciare il canile in sua compagnia, anche per una sorta di rispetto nei confronti di questo grande amore reciproco”.

Il cane, essendo molto mansueto non è costretto in gabbia, ma sarebbe veramente un peccato fargli passare il resto dei suoi giorni in un canile, dopo aver vissuto un amore così grande con il suo vecchio amico umano.

L.L.

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