Il Comune di Milano introduce l’obbligo di museruola per i cani pericolosi anche nelle aree riservate
Le indiscrezioni trapelate sul nuovo regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali di Milano fanno già discutere. Secondo quanto riferito, il testo è stato discusso nella commissione consiliare e dovrà essere adottato a breve.
Tuttavia, tra le nuove regole introdotte, il tema sull’uso obbligatorio della museruola anche nelle aree cani per le razze ritenute più aggressive divide i consiglieri e solleva le critiche degli animalisti.
Il consigliere Gianluca Comazzi FI critica questa norma, denunciando che “con questa norma la giunta Sala dichiara guerra ad almeno 30 mila milanesi, proprietari delle razze comprese nell’elenco”, ricordando che “forse la sinistra milanese non sa che nel 2016 il Tar del Lazio ha bocciato un’ordinanza comunale analoga, stabilendo che i più recenti studi scientifici hanno escluso il nesso tra razza del cane e pericolosità dello stesso”.
Il verde Carlo Monguzzi (Pd) ha voluto mettere in evidenza alcune norme positive del nuovo regolamento, come “l’aiuto alle colonie feline e la possibilità di portare i cani in ufficio con l’accordo dei colleghi, il divieto di applicare sofferenze inutili ai crostacei”.
Monguzzi è anche lui del parete che due elementi nel nuovo regolamento dovrebbero essere modificati. “L’uso obbligatorio della museruola nelle aree cani per alcune razze ritenute più aggressive è sbagliato perché il problema sono gli umani che non sanno gestire cani complessi. E poi c’è la questione che nei circhi sono vietati solo alcune specie di animali mentre andrebbero bandite tutte, soprattutto i grandi felini perché è inaccettabile che qualcuno possa divertirsi su costrizioni e sofferenze di altri esseri viventi”, ha dichiarato Monguzzi.
Infine, tra gli altri punti, Comazzi ha criticato la norma con la quale “il Comune intende poi applicare una tariffa per il ricovero di cani o gatti di proprietari impossibilitati a continuare a prendersene cura. Spesso tra queste persone ci sono anziani o malati, che vivono il distacco dal proprio animale in maniera drammatica”.
Museruola e razze pericolose
In Italia, la legge sulle razze pericolose del 2013, relativa alla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani prevede non il divieto detenzione, bensì percorsi formativi con adesione volontaria, destinati ai proprietari per gestire questo tipo di cani. Per legge, i cani di grossa taglia dovrebbero essere portati al guinzaglio e con la museruola nei luoghi pubblici. Tuttavia, di fronte all’aumento delle aggressioni di cani, soprattutto appartenenti alle cosiddette “razze pericolose”, è tornato sotto ai riflettori il tema. Tanto che, alcune associazioni e ordine dei Veterinari avevano avanzato l’ipotesi d’introdurre un patentino per i cani, come in Svizzera o a Berlino, proprio per contenere il rischio e la cattiva gestione di cani appartenenti a razze potenti.
A dire il vero, il buon senso dei proprietari di cani dovrebbe essere la prima regola. Padroni consapevoli dei rischi ai quali espongono i loro cani o delle ripercussioni e conseguenze anche letali nel non saper gestire un cane di una certa stazza.
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