Mimì, la gattina trovata con il corpo pieno di ustioni, perché bruciata nel catrame da qualcuno senza umanità, non ce l’ha fatta a salvarsi.
Una vicenda di violenza atroce quella che arriva da Taurianova, in provincia di Reggio Calabria: le vittime come sempre sono i più indifesi, in questo caso una povera micia rinvenuta in condizioni tremende nelle campagne circostanti la cittadina del reggino. Dalla stessa località, nemmeno un mese fa, era un’altra terribile vicenda, quella della cagnetta Luce trovata impiccata insieme a un altro cagnolino, che però non ce l’aveva fatta. Ora invece emerge la storia di Mimì, questo il nome della gattina, trovata col corpo ricoperto dal catrame.
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L’atroce ritrovamento della piccola Mimì
Entrambe le vicende sono state denunciate dall’associazione I Randagi della Ferrovia, che hanno una pagina Facebook molto attiva, in cui raccolto appelli a favore del mondo animale, mettendosi a disposizione in particolari tipi di intervento in modo del tutto volontario. L’associazione, nonostante la brutalità delle immagini, ha scelto di postare una foto che mostra il corpo della gatta con bruciature che probabilmente dovevano provocarle dolori terribili. “Siamo consapevoli che questa immagine urterà la sensibilità di molti e che qualcuno criticherà la decisione di pubblicarla ma questa è la verità e non dobbiamo nasconderci dietro il perbenismo o la paura di emulatori”, scrive l’associazione sulla sua pagina Facebook.
La scelta di pubblicare quella foto è dettata da un motivo preciso: “Nessuno saprà mai a quanto può arrivare la cattiveria umana verso queste povere anime indifese e solo scuotendo le coscienze si potrà fare qualcosa perché tutto questo abbia fine”. Mimì è stata ritrovata nei campi giovedì scorso, la sua agonia dunque è durata diversi giorni, per concludersi in maniera atroce nella giornata di ieri, come hanno annunciato con un post i volontari dell’associazione. Poche parole, per salutare la povera micia e sperare che tutto ciò non accada mai più: “Mimì non ce l’ha fatta. Buon Ponte, piccola…”.
Il post pubblicato da I randagi della ferrovia [Immagini non adatte a un pubblico sensibile] — >https://www.facebook.com/randagiferrovia/photos/a.1652241311755999/2192821254364666/?type=3
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