E’ successo il 16 febbraio 2017 a Pastena, in provincia di Salerno. Era una cucciola di sei mesi che non aveva fatto male a nessuno ma che infastidiva il padrone, già pregiudicato, perché faceva ancora i suoi bisogni a casa. L’uomo era stato preso in flagranza di reato e secondo le indiscrezioni un gruppo di minori che chiamarono le forze dell’ordine era riuscito a documentare tutto quanto, filmando l’uomo che si accaniva sul cane della compagna.
Il caso ha sollevato immediatamente lo sdegno con la condanna stessa del sindaco. L’uomo fu fermato, interrogato e poi rilasciato nella stessa giornata e si difese sostenendo che il cane era caduto dal balcone.
Una tesi che di certo non ha convinto le autorità né tanto meno gli animalisti che hanno promosso una manifestazione di protesta.
A distanza di una settimana dall’orrore che si è consumato lungo la strada, Antonio Fuoco, il proprietario della piccola Chicca, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook che ha poi rimosso quasi subito e nel quale si pentiva di quanto aveva fatto: “Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, chiedo scusa a tutti in quanto ho commesso un atto vile e ignobile. Io amo gli animali, purtroppo non so manco io cosa mi è capitato. Chiedo scusa a tutti, con questo non è che voglio giustificarmi”.
Intanto, oggi, gli animalisti si sono dati di nuovo appuntamento, a Pastena per chiedere giustizia e il massimo della pena. Il sindaco di Salerno ha invitato i manifestanti a non essere violenti: “Non rispondiamo alla violenza con la violenza”.