Leo, vegliò la bara del padrone in casa, poi preso a fucilate. Adesso trova una casa

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By lotta75

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cane nero

Un caso di cronaca che aveva conquistato gli appassionati di animali con un lieto fine. La storia drammatica del povero Leo ha commosso molte persone dopo che questo fedele meticcio nero, entrò in una chiesa a Favignana per assistere al funerale del suo proprietario. Il cane divenne poi una vera e propria mascotte del paese, ma qualcuno non apprezzava la sua presenza e gli sparò con un colpo di fucilata.

Per Leo si scatenò una straordinaria catena di solidarietà, grazie anche al supporto dell’Enpa di Trapani, ma anche dell’appoggio delle istituzioni.

Dopo due mesi di sacrifici e dolore, il piccolo Leo potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo con la sua nuova famiglia di Milano che lo ha adottato.

Secondo quanto si apprende, la famiglia andrà direttamente a Trapani per prendere Leo e portarlo nella sua futura casa. La stessa Vittoria Brambilla nel caso in cui il cane non trovasse una famiglia, si era resa disponibile ad adottarlo: “Se non trova una adeguata sistemazione, sono pronta a portarlo nella mia casa e a prendermi cura della bestiola”.

“La vicenda di Leo ha un valore paradigmatico perché dimostra quali risultati si possono ottenere grazie alla collaborazione tra istituzioni locali, cittadini e associazioni, anche in una Regione come la Sicilia dove il problema randagismo continua ad avere carattere emergenziale. Per questo devo ringraziare i nostri volontari di Favignana e di Trapani che hanno sempre seguito Leo, come tutti gli altri trovatelli. Ringrazio naturalmente il sindaco di Favignana che si è interessato in prima persona affinché il cane avesse tutte le cure necessarie”, ha dichiarato Paola Tintori, coordinatrice regionale Enpa per la Sicilia.

Intanto, sottolinea Viviana Vaccari, presidente dell’Enpa di Trapani, sperando che per Leo sia un nuovo inizio, proseguono le indagini per identificare l’aguzzino del cane.

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