I sostenitori dei diritti degli animali tentano da sempre di porre fine a ciò che considerano il trattamento inumano dei cani da caccia.
Un’altra prova che dimostra quanto i cacciatori siano crudeli anche con i propri cani è il trattamento che è stato riservato a Greta che all’età di 6 anni è stata scambiata con un altro cane e spedita in Sicilia in prova.
La brutalità dei Cacciatori
Il cacciatore stereotipato è visto come privo di amore e compassione anche quando si tratta dei propri cani.
Gli animalisti sostengono che i cacciatori trattino raramente i loro cani meglio degli animali che amano uccidere, maltrattamenti e crudeltà è quello che solitamente spetta al cane chiamato “cane da caccia”
Anni fa era comune che i cani da caccia fossero tenuti fuori con poco contatto umano.
Molti cacciatori credevano che trattare un cane da caccia con comodità e gentilezza rendesse il cane fisicamente e mentalmente debole, oltre a diminuire il suo desiderio di “lavorare” una volta assaporato la vita facile.
Privare un cane di cibo o simili necessità di base dopo una povera caccia era talvolta usato come punizione.I tagli e le ferite provocati durante una magra caccia non venivano curati.
L’infliggere disagio fisico, scambiarsi i cani tra cacciatori è quindi secondo alcuni ancora il metodo giusto per insegnare al cane il suo “sport”.
La storia di Greta
Quello che è successo a Greta è qualcosa di terribile e impensabile.
A nessuno verrebbe mai in mente dopo 6 anni di “scambiare” il proprio cane con un altro mandandolo addirittura in Sicilia.
Ed invece è proprio quello che è successo alla cagnolina che dopo 6 anni di continui maltrattamenti è stata spedita in sicilia in prova da un altro cacciatore.
Per fortuna Greta non si è arresa al suo tragico destino ed è riuscita a scappare, ha vagato per mesi diventando pelle e ossa .
Fiche non venne trovata da una signora che notando il suo precario stato di salute decise di contattare gli angeli blu dell’OIPA di Agrigento.
E stata portata immediatamente dal veterinario che ha constatato diverse patologie molto gravi.
Greta infatti oltre ad essere diventata uno scheletro a causa del vagabondaggio è affetta anche da:
leishmaniosi , insufficienza renale, anemia a causa delle zecche, ed ha delle piaghe enormi che le provocano molto dolore .
Dolce e molto molto spaventata ora si trova presso il rifugio Hope ad Agrigento, dove continuerà le terapie e verrà monitorata.
Queste cose sono inconcepibili per quelli di noi che hanno familiari a 4 zampe che adoriamo, quindi aiutiamo la piccola Greta.
L.L.
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