Crudeltà animali: cucciolo trovato impiccato

Crudeltà animali: cucciolo trovato impiccato

uccisione animali
Cucciolo impiccato

Cucciolo di due mesi trovato impiccato

Tanta rabbia e indignazione. “L’ennesima barbaria su anime innocenti”. E’ il commento dei volontari di Nuoro, in Sardegna, che hanno ritrovato un cucciolo di neanche due mesi, impiccato ad un guinzaglio.

Secondo quanto denunciato, i volontari avevano ricevuto la segnalazione del cucciolo che era stato trovato per strada. I volontari si erano prodigati immediatamente per trovargli una casa. Quando, all’indomani i volontari si sono messi in contatto con chi aveva segnalato il cane, hanno fatto una macabra scoperta.

Infatti, il testimone ha riferito che il cucciolo era stato preso in stallo da una persona. Ma la mattina seguente, lo ha trovato impiccato ad un gancio.

“Siamo arrivate li ed abbiamo trovato lui….. Ormai ovviamente senza vita, ha dovuto soffrire cosi tanto ad appena un paio di mesi di vita. Cos’avrà mai fatto di male?”. Scrivono i volontari.

L’associazione ha deciso di presentare una denuncia e solo dopo tutta la prassi è stato possibile seppellire il povero cucciolo.

“Ora provvederemo, siamo senza parole”. Concludono i volontari.

Nei pressi del cucciolo trovato morto, vi era anche un altro esemplare. La sorellina, chiamata Lola, che è stata subito preso in carica dall’associazione e messa al sicuro. Dopo il triste destino del fratello, i volontari stanno ora cercando una casa per lei.

Cucciolate indesiderate

L’estate non è solo la stagione degli abbandoni ma anche di una tradizione crudele che consiste nel disfarsi delle cucciolate indesiderate. In molte regioni e aree emarginate, è infatti costume uccidere i cuccioli che sono nati nel periodo estivo. Sono chiamate “cucciolate indesiderate” nate da cani randagi o patronali, lasciati liberi all’esterno senza essere stati sterelizzati. Tanto, c’è chi provvede ad eliminare il problema, uccidendo magari la madre incinta o i cuccioli appena nati.

Per molti, si tratta di una tradizione che non viene condannata. Anzi, c’è chi difende questa cultura arcaica. Cuccioli gettati in dei sacchi di plastica in un fiume, sbattuti contro un muro o nella spazzatura ancora vivi. Modalità crudeli con le quali molte persone si sbarazzano di queste creature.

Anziché sterelizzare o mettersi in contatto con associazioni, prevale la cultura della morte.

Eppure, oggigiorno, questo modo crudele non dovrebbe più essere consentito.

Post ritrovamento (+++Immagini forti+++)

Post denuncia:

C.D.

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