Una storia di amicizia bellissima quella tra Trevor e la sua padrona, Fabiana, che viene raccontata sulle colonne del quotidiano ‘L’Arena’. Il cane è un meticcio boxer, aveva già otto anni quando venne adottato. E soffriva di epilessia, la più comune causa di convulsioni tra i cani, anche se non l’unica. Racconta Fabiana: “La porta per lui si è aperta per caso, senza che io e mio marito avessimo espresso un particolare desiderio di avere un cane. Semplicemente è successo”. In sostanza, è bastato vedere un annuncio per innamorarsi di Trevor. “A distanza di tempo ricordo ancora il colpo di fulmine”, scrive Fabiana.
Trevor era stato abbandonato dal proprietario: questi lo avevano lasciato prima da solo in un appartamento. In seguito, senza pensarci troppo, lo aveva consegnato al canile sanitario di Vicenza. Accusa Fabiana nella sua lettera: “Era diventato ingombrante, evidentemente, anche perché forse divenuto difettoso, complicato, vincolante”. Nel canile, Trevor resta un paio di anni e man mano che il tempo passa diminuiscono le possibilità di trovare chi voglia prendersi cura di lui. Grazie al supporto delle volontarie dell’Associazione Animalisti di Verona, la donna entra in contatto col canile e decide di farsi stravolgere la vita da Trevor. Questi però non è appunto un cane come gli altri.
Trevor, il cane con l’epilessia, ha costante bisogno di attenzioni
Il meticcio di boxer è “un cane stupendo, ma impegnativo, richiede attenzioni extra, ti può sorprendere con una crisi epilettica, per fortuna oggi molto contenuta, in ogni momento del giorno o della notte”. La preoccupazione maggiore per Fabiana diviene quella di non lasciare l’animale a casa da solo, Trevor ha sempre bisogno di particolari attenzioni. La sua proprietaria non dice queste cose per spaventare le persone. Vuole solo fare capire a quelli che definisce “aspiranti affidatari che riconsegnano i cani alle associazioni” che “questi animali incredibili ci hanno scelti da tempo immemore, hanno deciso che convivere con gli esseri umani sarebbe stato un bel cammino insieme”. Insomma, l’invito di Fabiana è quello di prendersi le proprie responsabilità e curare questi cani. Riempirli di affetto. La sua storia è stata molto apprezzata e una sua amica commenta: “Mi sono commossa Fabiana, sai anche la mia Dharma ha qualche problema, ma come sarebbe senza di lei?”.
GM