Cane avvelenato in provincia di Chieti, le autorità locali invitano all’attenzione.
Il caso di un cane avvelenato sta facendo parlare molto a San Salvo, un comune abruzzese in provincia di Chieti. Qui, tra il 2 ed il 3 marzo scorso, un quattrozampe ‘di quartiere’ benvoluto da tutti è stato adescato con l’inganno. Qualcuno deve avergli somministrato qualche alimento edulcorato da sostanze nocive. Il cane avvelenato è stato rinvenuto poco fuori dal centro urbano moribondo. Segni evidenti di avvelenamento sono stati riscontrati dai veterinari che lo hanno preso in cura e che subito lo hanno sottoposto ad un adeguato trattamento. Purtroppo l’animale è morto, la dose di sostanza pericolosa assunta è stata troppo elevata e ha causato allo sfortunato quattrozampe dei danni irreparabili ai reni. Il cane avvelenato era chiamato Poldo. Si trattava di un randagio che tutti gli abitanti di via Grasceta avevano preso a cuore.
In molti se ne prendevano cura e gli davano cibo e carezze. Addirittura era stata allestita per lui una cuccia. La sua morte e soprattutto le modalità con la quale la stessa è stata indotta hanno lasciato tutti interdetti e stupiti. Infatti non aveva mai fatto del male a nessuno né tanto meno addotto fastidio. È stato ucciso in maniera assurda e vigliacca. Adesso il locale comando dei vigili urbani ha aperto una inchiesta in merito, per cercare di fare luce su quanto avvenuto. E la Asl del posto ha preso in custodia il corpo del cane per sottoporlo nei prossimi giorni ad un esame autoptico. Ma si intende stabilire con precisione la natura del veleno che ha ucciso questo sfortunato cane.
Cane avvelenato, i cittadini sono increduli
Sarebbe emerso anche qualche episodio ai danni dell’animale in passato. Intanto le autorità locali hanno rivolto ai cittadini un invito all’attenzione. Si chiede alle persone di stare all’erta e di diffidare di eventuale cibo lasciato in strada, in quanto potrebbe essere edulcorato. Qualora dovesse verificarsi un caso di avvistamento sospetto bisogna chiamare subito la polizia municipale. E si ricorda anche che il maltrattamento di animali è un reato secondo la Legge Italiana, punibile con una detenzione compresa dai quattro mesi ai due anni o con una multa considerevole.
A.P.